«Muffa in casa e poca sicurezza: Atc e Comune non ci aiutano»
Emma Panizzo denuncia la situazione che vive da tempo in via Senator Faldella
A 74 anni, Emma Panizzo, pensionata e invalida all'80%, vive una situazione di grande disagio nel suo alloggio popolare di via Senator Faldella 6, a Saluggia. Da oltre dieci anni, la signora Emma condivide l’appartamento con la figlia Alessandra, ma da tempo devono affrontare seri problemi strutturali nell’abitazione, senza che vi sia stata una soluzione definitiva.
«Muffa in casa e poca sicurezza»
«Abitiamo all'ultimo piano di un alloggio composto da tre stanze: bagno, cucina e camera da letto. Il problema principale che affrontiamo ormai da anni è la presenza di muffa in tutte le stanze - racconta la signora Emma - Abbiamo segnalato la situazione all'ATC ma ci hanno detto che il problema è di competenza del Comune. Il sindaco, che è anche venuto a fare un sopralluogo, ci ha però informato che la responsabilità è dell'ATC. Siamo bloccate in un rimpallo di responsabilità»
«Un paio di anni fa, due operai sono intervenuti per pulire un po' la cucina, ma la soluzione è stata temporanea - continua - Dopo poco, la muffa è riemersa. Noi siamo preoccupate per la nostra salute e per l’odore insopportabile che la muffa emana. Paghiamo regolarmente l'affitto di 102 euro, le spese condominiali che ammontano a circa 60 euro al mese, oltre alle utenze, ma nessuno sembra voler risolvere questo problema che persiste da troppo tempo».
«La situazione economica della famiglia è delicata. Con un reddito limitato (la figlia Alessandra lavora part-time nella mensa di Sorin e la signora Emma riceve solo la pensione di reversibilità del marito) l’alloggio ATC era l'unica soluzione possibile. Tuttavia, le difficoltà non si fermano alla muffa. - racconta - Oltre ai problemi di muffa, c’è un problema di sicurezza legati all’alloggio. Il cancello che permette di accedere agli alloggi e quello della cantina sono entrambi rotti da tempo. Non si possono chiudere, e nessuno interviene. Abbiamo già subito un furto. La sicurezza è sempre meno perché anche il cancello del cortile, che dovrebbe garantire l’accesso controllato all’intera area, rimane costantemente aperto, esponendo gli abitanti a possibili intrusioni».
«Atc e Comune non ci aiutano»
«Mia figlia lavora e io rimango da sola in casa. Ho paura. È una situazione che non va bene, il cancello dovrebbe essere chiuso e aperto solo quando necessario», spiega la signora Emma, chiedendo un intervento urgente delle autorità.
«Il rimpallo di responsabilità ci lascia senza soluzioni, bloccate tra problemi strutturali, insicurezza e preoccupazioni per la salute. ATC e Comune devono intervenire», conclude la signora Emma con determinazione, sperando che la sua richiesta venga finalmente ascoltata. Nonostante le difficoltà, continua a sperare che qualcuno si prenda la responsabilità di mettere fine a una situazione insostenibile per lei e per sua figlia.