SANITA'

«I Chivassesi non apprezzano il loro ospedale»

Affondo choc di Claudio Moretti in Consiglio:

«I Chivassesi non apprezzano il loro ospedale»
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Presentato da Claudia Buo e Bruno Prestia, l’ordine del giorno con all’oggetto i problemi dell’Asl To4 (dall’oculistica al Pronto Soccorso), poi ritirato, ha fissato una serie di punti fermi che molto probabilmente vedranno al lavoro, nei prossimi mesi, tutte le forze Consiliari, senza distinzione di fede politica.

«I Chivassesi non apprezzano il loro ospedale»

La regia di questa operazione è di Claudio Moretti, seduto in maggioranza e primario di cardiologia dell’ospedale di Chivasso, che per primo ha replicato a Buo e Prestia: «L’ospedale di Chivasso è il più importante dei tre che costituiscono l’ASL TO4 (Chivasso, Ivrea e Cirié). Questo è un primo punto che meriterà una comunione di intenti che noi sposiamo assolutamente. Viviamo da sempre con la percezione che Settimo Torinese e San Mauro non facciano parte del bacino d’utenza dell’ospedale di Chivasso, e questo pensiero è in qualche modo all’origine di una serie di problemi del nostro ospedale. Siamo ai confini dei grossi ospedali di Torino, e avere città popolose come Settimo e San Mauro che sono dei fruitori del Maria Vittoria, del San Giovanni Bosco o del Martini in qualche modo penalizza Chivasso.
Si è fatto cenno alla situazione del Pronto Soccorso di Chivasso: è un tema su cui questa amministrazione si è spesa molto in un tavolo continuo con la Direzione Generale e sono state vagliate tutta una serie di soluzioni. Si è arrivati anche alla consapevolezza di quanto sia importante per il nostro nosocomio il corretto e puntuale funzionamento dell’ospedale di Settimo, l’unico polmone che Chivasso ha per poter gestire il post acuzie. Se è vero che i pazienti anziani, in Pronto Soccorso, stazionano in barella perché non trovano posto nei reparti, è altrettanto vero che a loro volta i pazienti anziani pluri patologici, ricoverati nei reparti, non hanno uno sbocco verso reparti a più bassa intensità. E’ un caneche si morde la coda. Con il sindaco Claudio Castello abbiamo fatto pressioni sulla Direzione, e anche più recentemente con la Regione, per cercare di far comprendere quanto sia importante per il nostro ospedale avere la piena disponibilità dei 116 posti letto della città di Settimo.
Per quanto riguarda il tema specifico della Struttura Semplice Dipartimentale di Oculistica c’è un tecnicismo legato all’atto aziendale. Abbiamo avuto anche rassicurazioni dal direttore generale Stefano Scarpetta che l’Oculistica non sarà soggetta ad un ripensamento o ad una rivalutazione. Scarpetta è consapevole di quanto rilevante sia per noi mantenere questa realtà, e in questo momento non abbiamo motivi di pensare che ci siano criticità legate oculistica se non quella di trovare un adeguato spazio. E’ stato citato il caso dell’otorinolaringoiatria con il pensionamento de primario Libero Tubino e alcune dimissioni, ma questo in qualche modo ci sta. Sarà ridisegnato tutto il dipartimento, il che dovrebbe anche consentire di poter trovare posti nelle sale operatorie: siamo consapevoli del fatto che per i pazienti anziani cambi essere operati a Chivasso o a Lanzo. Per quanto riguarda Emodinamica e Urologia, speriamo di poter dare presto qualche buona notizia.
Devo dire che mi ha sempre colpito, e l’ho sempre detto, la grossa differenza che c’è nella percezione dell’ospedale di Chivasso: per un certo periodo di tempo io sono stato primario anche della Cardiologia di Ivrea, e ho notato che esiste una grossa differenza nella percezione dell’ospedale tra i cittadini. Questo è sicuramente anche causato da problemi, secondo me, legati alla comunicazione: come amministrazione dobbiamo cercare di spenderci, cercare di far sentire alla comunità l’importanza dell’ospedale di Chivasso e anche tutte le professionalità che ci lavorano. Anche per gli operatori questo è molto importante: se la struttura, quotidianamente, riceve delle sottolineature da parte della stampa, è più difficile che possono decidere di lavorare a Chivasso».

Questi e altri temi saranno trattati nel corso di un incontro a porte chiuse organizzato da Moretti e riservato ai consiglieri comunali e in programma per il prossimo 24 ottobre. Facile pensare che una sponda possa arrivare da Clara Marta, moglie dell’ex primario Tubino, e da Enzo Falbo, di Fratelli d’Italia, lo stesso partito del nuovo assessore regionale alla sanità Federico Riboldi. Difficile pensare ad un sgarbo...

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