il caso

Il Volley Crescentino: «Non usateci più per scopi politici»

«Noi collaboriamo con il Comune, i problemi li risolviamo insieme»

Il Volley Crescentino: «Non usateci più per scopi politici»
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«Il Volley Crescentino non ci sta». Con questa affermazione forte e concisa il presidente Sandra Valentini e il vice Maurizio Azzoni vogliono esprimere la loro posizione in merito alle dichiarazioni dei consiglieri di minoranza che li ha coinvolti in una polemica che per loro non ha alcun senso.

Il Volley Crescentino: «Non usateci più per scopi politici»

«Vogliamo spiegare la realtà dei fatti perché solo noi possiamo parlare a nome della società, tutti gli altri non possono farlo e, qualora dovesse nuovamente accadere, la vicenda non verrà risolta così - spiegano Valentini e Azzoni - Il problema delle docce fredde nella palestra delle scuole medie esiste da molti anni, probabilmente anche a causa degli impianti un po’ datati».
«Con l'attuale Amministrazione abbiamo comunque sempre gestito al meglio il problema - affermano i due punti di riferimento della società sportiva - Sono poche le ragazze che fanno la doccia a fine allenamento, ma nonostante questo, appena ci è stato posto il problema, abbiamo contattato Luca Lifredi e Nino Dispoto che, nel giro di due/tre giorni, facendo intervenire chi di dovere, hanno reso l'impianto funzionante.
Nella settimana successiva il guasto si è ripresentato e ora sembrerebbe definitivamente risolto.
Ci teniamo a evidenziare questa situazione in quanto deve essere chiaro che le società sportive stanno in piedi grazie all'impegno dei volontari come noi e all'aiuto delle Amministrazioni comunali.
Possiamo dire senza remore che questa Amministrazione è molto presente e disponibile ad ascoltare, provando a risolverle, le problematiche che possono sorgere durante la stagione sportiva.
Invitiamo inoltre chi, con molto piacere, prova a storpiare la realtà per fini politici, di non parlare a nome del Volley Crescentino e quindi a nome nostro senza averci prima interpellato. Teniamo lo sport lontano dalle diatribe politiche».

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