Valter, una vita per il prossimo e per il paese
Guglielmin si è spento all’età di 72 anni lasciando un grande vuoto: storico volontario della parrocchia e degli Alpini
La comunità intera di Verolengo piange Valter Guglielmin, mancato a 72 anni, che ha lasciato un segno indelebile nel volontariato locale. Ai suoi funerali, celebrati sabato 19 ottobre nella chiesa di San Giovanni Battista, hanno preso parte amici, parenti, conoscenti, stretti nel dolore per la perdita di un uomo di grande cuore e straordinaria generosità.
Valter, una vita per il prossimo e per il paese
Valter è stato un grande volontario dell’oratorio: lui faceva tante attività ma in silenzio, restando lontano dai riflettori, non voleva mai vantarsi anche se tutti sapevano che era lui che portava avanti delle iniziative per i giovani. Tante le generazioni di ragazzi che all’oratorio avevano trovato in lui un maestro da seguire nell’attività calcistica: il calcio era la sua grande passione, e aveva fatto appassionare molti giovani a questo gioco.
«Il pallone era la sua passione- ricorda la moglie Carla- Aveva iniziato quando nostro figlio Amedeo giocava nella Junior Torrazza, aveva l’incarico di massaggiatore dei piccoli atleti prima di entrare in campo. Era poi passato a preparare nell’oratorio le squadre di calcio dei bambini e, poi, dopo aver acquisito esperienza nel settore, anche dei ragazzi e degli adulti. Le squadre sotto la sua guida raggiunsero nel tempo buoni traguardi. Nell’oratorio si occupava poi delle mansioni manuali: potava gli alberi, tagliava l’erba, manteneva in ordine il campo da calcio. Ma lo faceva sempre con estrema modestia. Non l’ho mai sentito dire: “Questo l’ho fatto io”. In tutto quel che faceva era ordinatissimo. La sua caratteristica era proprio la precisione. Era puntiglioso, ed era sempre attento a non lasciare qualcosa fuori posto». Valter ha poi fatto tanto per la parrocchia.
«E’ stato priore della Confraternita della Santissima Trinità- ricorda Carla- Aiutava ad allestire la chiesa e a pulire quando c’erano le cerimonie. E’ sempre stato sorretto da una profonda fede cristiana fino alla fine della sua vita. E’ proprio con grande fede che ha affrontato la malattia, in questi ultimi tempi aveva una serenità d’animo che non ho mai visto in tutta la sua vita. Aveva una pace, una speranza davvero grande. Se n’è andato con il sorriso, la gioia negli occhi».
Ha aperto le porte ai bimbi della Biellorussia
La sua generosità non aveva limiti, ed, infatti, aveva anche contribuito ad un progetto significativo. «Il progetto Aurora - spiega ancora la moglie - Avevamo partecipato a questo progetto di solidarietà dell’Anpas per accogliere i bambini della Biellorussia colpiti dal disastro nucleare di Chernobyl. E’ stato uno dei primi ad aderire al progetto, insieme agli altri volontari aiutava i bambini ad inserirsi nella nostra realtà per dimenticare quella tragedia».
Fu anche il Casinè
Sempre presente in ogni attività di volontariato del paese, sarà difficile adesso pensare di non vederlo più nelle feste, soprattutto al Carnevale, quando aiutava nella preparazione dei fagioli. Una presenza fissa, immancabile. Aveva anche vestito i panni del Casinè, nell’edizione del Carnevale 1987.
Fiero Alpino
«Inoltre - aggiunge Carla - Valter era un Alpino. Non andava ai raduni fuori paese, ma partecipava a tutte le manifestazioni, soprattutto la castagnata, del gruppo degli Alpini di Verolengo». Un grande volontario, e un grande lavoratore. Era stato camionista ed aveva girato tanto per lavoro.
Nonno speciale
«Ma - conclude Carla - Valter è stato soprattutto un grande nonno. Per l’adorata nipote Emma ha dato tutto se stesso. Un nonno con un cuore d’oro che ci veglierà sempre da lassù».