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Cimitero, mensa e matrimoni: «Le tariffe volano alle stelle»

L’aumento delle «rette» provoca una forte reazione nel capogruppo d’opposizione Ponchia

Cimitero, mensa e matrimoni: «Le tariffe volano alle stelle»
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Mensa, loculi e sale per i matrimoni: alcuni aumenti partiranno già da gennaio 2025. Tariffe, dunque, al rialzo che, nel caso dei servizi a domanda individuale, possono beneficiare di agevolazioni per determinate fasce deboli della popolazione.

Cimitero, mensa e matrimoni: cosa cambia

La mensa è quella che si trova nell’occhio del ciclone: dal prossimo anno scolastico (a partire da settembre 2025) la quota del pasto intero passerà da 5.50 a 5.94 per i residenti mentre per i non residenti aumenterà da 6.20 a 6.70 euro mentre vengono confermati gli sconti per le fasce di reddito deboli. Gli altri servizi a domanda individuale rimangono invariati tranne i costi dei locali per le riunioni che salgono a 20 euro all’ora. Anche i locali adibiti alla celebrazione dei matrimoni civili subiranno un rincaro a partire dal 2025. Chi si vuol sposare nel Municipio pagherà 250 euro se residente e 350 euro non residente il sabato fuori orario servizio e festivi (+ 50 euro rispetto prima), non cambia il resto della settimana. Chi si sposerà a Cà Mescarlin dal lunedì al sabato la tariffa è 200 euro residenti (300 euro sabato e festivi), 250 euro non residenti (350 euro sabato e festivi) (+ 50 euro di prima). Anche nel castello le tariffe passano a 400 euro residenti sabato e festivi e a 500 euro non residenti sabato e festivi (+ 50 euro da prima), non variano il resto della settimana. Aumentano anche le tariffe dei loculi al cimitero e delle cellette ossario, 100 euro in più di prima. Per i residenti da almeno un anno i loculi costano da un minimo di 2 mila euro per la quinta fila ad un massimo di 2.700 euro in seconda e terza fila, per i non residenti da un minimo di 3.700 euro in quinta fila ad un massimo di 5.040 euro in seconda e terza fila.

«Le tariffe volano alle stelle»

«Costerà morire - è il commento del consigliere di opposizione Giovanni Ponchia - ed anche sposarsi e mangiare a scuola. Dispiace vedere questo paese tornare a dieci anni fa, quando si sperperavano risorse per ottenere consenso popolare e si aumentavano le entrate a spese dei cittadini. L’aumento delle tariffe per i matrimoni e il rincaro dei loculi e della mensa, rappresentano la cartina di tornasole di questa amministrazione. Questi sono i cambiamenti che annunciavano».

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