CIGLIANO

L'ex sindaco presenta tre emendamenti, due seccati dai tecnici

Uno, nonostante non avesse l'ok del segretario, è stato ugualmente votato ma non è passato

L'ex sindaco presenta tre emendamenti, due seccati dai tecnici
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Martedì 18 dicembre si è svolto il Consiglio Comunale di Cigliano, presieduto dal sindaco Giorgio Testore, con all’ordine del giorno la discussione sul bilancio di previsione. Durante la seduta, ampio spazio è stato dedicato all'analisi dei tre emendamenti presentati da Diego Marchetti, capogruppo dell’opposizione ed ex sindaco.

La questione degli emendamenti

Il segretario comunale, Antonella Mollia, ha spiegato i requisiti tecnici necessari: “Gli emendamenti devono essere corredati dai pareri del servizio finanziario contabile. Due di essi non possono essere votati poiché hanno ricevuto un parere sfavorevole dai responsabili del servizio finanziario”.

Alessandro Andreone, responsabile dell’ufficio finanziario, ha fornito chiarimenti dettagliati: “Il secondo emendamento prevedeva un incremento di entrate da oneri di urbanizzazione e una riduzione di spese per un totale che avrebbe sbilanciato il bilancio di oltre 60.000 euro. Per il terzo emendamento, riguardante la digitalizzazione degli archivi, c'è stata una svista tecnica sui capitoli da utilizzare, rendendo impossibile l'approvazione”.

Marchetti ha ammesso gli errori: “Non sono mai stato bravo in matematica, ma prometto che sarò più preciso nei prossimi emendamenti”.

Andreone ha sottolineato la disponibilità degli uffici nel supportare i consiglieri per proposte costruttive: “È spiacevole che un parere tecnico impedisca il dibattito politico.”

L'emendamento numero uno

L’unico emendamento con parere tecnico favorevole riguardava l’aggiornamento delle fasce ISEE per garantire maggiore supporto alle famiglie in difficoltà. Mollia ha spiegato che, per procedere, sarebbero stati necessari atti preliminari, come una revisione della fascia ISEE e una delibera di Giunta: “Non essendoci tali atti, il Consiglio avrebbe potuto comunque disattendere il parere tecnico, motivando la scelta”.

Marchetti ha ribadito l’importanza della sua proposta: “Passare da 22 a 48 famiglie beneficiarie, con un incremento del 60% del beneficio medio, sarebbe stato un aiuto concreto per i ciglianesi.”

Le scelte dei consiglieri

Anche la capogruppo Bruna Filippi è intervenuta: “Visto che l’emendamento uno poteva essere discusso, credo si potesse decidere tra i consiglieri.” Il sindaco Testore ha quindi messo ai voti la proposta, che è stata respinta con i soli voti favorevoli di Marchetti, Filippi e Giulia Caiazza, mentre tutta la maggioranza si è opposta.

Prospettive future

Marchetti ha concluso con una dichiarazione agli atti: “Ogni cittadino deve sapere cosa abbiamo proposto. Sarò più preciso nei prossimi emendamenti per portare in Consiglio proposte che rispondano alle necessità dei ciglianesi”.

Le reazioni della politica

Il gruppo Cigliano Futura, vale a dire coloro che siedono tra i banchi della maggioranza, hanno voluto così commentare la situazione: "Se qualcuno poteva ancora avanzare qualche dubbio, dopo il Consiglio Comunale del 18 dicembre, questi sono scomparsi definitivamente, lasciando il posto alla certezza che l’ex Sindaco Diego Marchetti ha amministrato per cinque anni il paese non imparando nulla o, peggio, non comprendendo nulla di quanto gli passava sotto gli occhi.
La presentazione di due dei tre emendamenti al Bilancio di Previsione 2025-2027, entrambi presentati con degli evidenti errori tecnici, tanto da essere stati bocciati sia dal parere del Responsabile Contabile che del Revisore dei Conti, sono la chiara e definitiva certezza di quanto sopra affermato.
L’ex sindaco si è scusato, adducendo la sua poca dimestichezza con la matematica: qui però la matematica nulla ha a che fare con gli evidenti errori tecnici commessi nella presentazione degli stessi emendamenti, che invece denotano la scarsa dimestichezza col tema dei conti pubblici, cosa ben grave per chi ha svolto per cinque anni il ruolo di primo cittadino di Cigliano.
Del pari non accettiamo lezioni dallo stesso Marchetti sulla “onestà intellettuale” sia del Sindaco attuale che dei componenti di Cigliano Futura che hanno redatto il Programma Elettorale.
Intanto sul nostro Programma Elettorale a pagina 4, sotto la dicitura “Finalità del programma”, è chiaramente indicato che le proposte da noi portate all’attenzione dei cittadini sono con interventi a breve, medio e lungo termine, ma ancor più non accettiamo lezioni da chi nei sui cinque anni da Sindaco si è distinto nello strappare furtivamente i disegni esposti dai bambini in una manifestazione contro la chiusura della Ortensia Marengo; di chi governava il dibattito in Consiglio Comunale con atteggiamenti da Podestà più che da Sindaco; di chi insultava chiunque esprimesse una opinione diversa dalla sua. Insulti anche alla sua attuale compagna di banco in minoranza Filippi che sembra aver cancellato completamente quanto accaduto in una sorta di “vogliamoci bene” dettato da una sola cosa in comune, la sconfitta elettorale; da chi ha letteralmente buttato via 84.000 euro, soldi dei ciglianesi, per una area fitness che è frequentata da 4 persone alla settimana; da chi ha buttato via 184.677,96 euro (denari dei cittadini ciglianesi) per la progettazione della pavimentazione del centro storico, senza fare nulla su tutti gli immobili pubblici che stanno cadendo a pezzi, a partire dal Municipio, dal Palazzetto dello Sport, al Cimitero, alla Casa Rosada, agli immobili adiacenti la Biblioteca, alle strade piene di buche, ad un parco giochi dove i bambini sono costretti a fare i loro bisogni “open air” ed in un area aperta ai quattro venti, al vecchio asilo, a Palazzo Carpeneto, dove si sono letteralmente buttati via 295.345,12 euro (denari dei cittadini ciglianesi) solo per poter togliere il ponteggio, al red carpet di Piazza Martiri, all’edificio scolastico, alla sistemazione dei bambini della scuola dell’infanzia che sono costretti nella stessa aula tutto il giorno, compreso l’ora del pranzo… e potremmo continuare, perché il disastro di questi ultimi cinque anni è ancora più esteso.
Tutto il non fatto dalla Amministrazione Marchetti ricade naturalmente su di noi, avendo ereditato una situazione a dir poco disastrosa e su tutti i cittadini di Cigliano.
E poi come accettare lezioni di onestà da chi, peraltro in epoca recente, ha ricevuto una condanna da un Tribunale?
Gli avevamo anche chiesto in campagna elettorale di essere meno timido, di essere trasparente e non barricarsi semplicemente dietro il foglio del Casellario Giudiziale e siamo ancora qui in attesa di una sua risposta.
Quindi non accettiamo nessuna lezione da Marchetti, nè tanto meno risponderemo alle sue provocazioni in Consiglio Comunale, ma saranno i fatti, le cose che faremo, a condannarlo definitivamente, dopo la condanna subita dagli elettori a giugno".

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