IL CASO

Festeggiano il Capodanno sparando e postano il video sui social: tre chivassesi nei guai

Il 2025 per loro è iniziato con una lunga perquisizione dei Carabinieri: tutti denunciati

Festeggiano il Capodanno sparando e postano il video sui social: tre chivassesi nei guai
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Festeggiano il Capodanno sparando e postano il video sui social: tre chivassesi nei guai, sono stati denunciati.

Festeggiano il Capodanno sparando e postano il video sui social

«Prima regola del Fight Club: non si parla del Fight Club. Seconda regola del Fight Club: non dovete parlare mai del Fight Club».
Scomodiamo Brad Pitt, nei panni di Tyler Durden nel film «Fight Club» di David Fincher, per ribadire un concetto che nell’era dei social è troppo spesso sottovalutato: anche una semplice bravata, o un atto di goliardia che se confinato nella realtà non avrebbe o quasi alcuna conseguenza, trasformato in una storia o in un reel potrebbe diventare (e lo diventerà sicuramente) una grande, enorme, fonte di guai.

E questa è appunto la storia che vi stiamo per raccontare. Siamo alla Villa di San Sebastiano, poco dopo la mezzanotte di Capodanno.
Un gruppo di amici, giovani e molto conosciuti imprenditori e commercianti residenti nel Chivassese, sta festeggiando l’ultimo dell’anno con mogli e fidanzate, il classico e tranquillo cenone che tra un brindisi e l’altro ha permesso loro di trascorrere una splendida serata.
Poi però qualcuno estrae dalla giacca due pistole a salve, di libera vendita ma prive del tappo rosso e quindi già nell’ottica di una contravvenzione. Dopo qualche foto di rito con pose da «Gomorra» (anche queste lanciate in pasto ai social), i tre amici escono nel piazzale e qui inizia lo show.
Nelle storie postate su Instagram (e qui torniamo al discorso iniziale) si vede chiaramente uno dei tre, un imprenditore di Casalborgone classe 1988, impugnare l’arma in mezzo alla strada e sparare un colpo in aria. Nella scena successiva, la stessa persona attraversa la piazza della Villa ed esplode un secondo colpo verso il cielo.

Tutti denunciati

Immagini subito diventate virali, ed arrivate senza troppe difficoltà ai carabinieri di Casalborgone e Cavagnolo coordinati dai Marescialli Americo Celani, Daniela Culeddu e Alessio Guzzon.

Dall’analisi dei filmati, e dai successivi accertamenti, i militari della Compagnia di Chivasso al comando del Capitano Urbano Marrese, sono arrivati ad identificare i tre amici: oltre al casalborgonese, nei primi giorni dell’anno hanno bussato anche alle porte di un 34enne di Torrazza Piemonte e di un 35enne di Castelrosso.

Ultimati gli accertamenti, i tre giovani sono stati denunciati per la violazione dell’articolo 703 del codice penale («Chiunque, senza la licenza dell'Autorità, in un luogo abitato o nelle sue adiacenze, o lungo una pubblica via o in direzione di essa spara armi da fuoco, accende fuochi d'artificio, o lancia razzi, o innalza aerostati con fiamme, o in genere, fa accensioni o esplosioni pericolose, è punito con l'ammenda fino a euro 103»), mentre il castelrossese e il quasi coetaneo di Castagneto dovranno anche rispondere dell’articolo 4 della legge 110 del 1975, che prevede la reclusione da uno a tre anni per «Chiunque fuori dalla propria abitazione porti un’arma per cui non è ammessa licenza».

Meglio sempre ricordarsi della prima (e della seconda) regola del Fight Club...

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