CHIVASSO

Regali «costosi» sotto l’Albero: dal Comune strenne per ben 100 mila euro

A provocare malumori anche in seno alla maggioranza i quasi 7 mila euro spesi per le luminarie al Campus ex Tav

Regali «costosi» sotto l’Albero: dal Comune strenne per ben 100 mila euro
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In vista del Natale, Palazzo Santa Chiara ha sborsato quasi 100 mila euro per organizzare piccoli e grandi eventi. Una cifra riteniamo importante, che conferma come la solita frase «Non ci sono soldi», pronunciata con sempre maggior frequenza dal sindaco Claudio Castello e dai suoi assessori, possa non essere (sempre) valida per tutti. Per carità, non saremo certo noi a dire che l’Amministrazione comunale faccia figli e figliastri (e per questo non faremo nomi di associazioni, se non strettamente necessario), ma a leggere freddi numeri e beneficiari qualche domanda «nasce spontanea».

Regali «costosi» sotto l’Albero: dal Comune strenne per ben 100 mila euro

Ricostruire questi stanziamenti non è stato facile, anche perché, a differenza di quanto accade per altri Comuni, all’Albo Pretorio le determine non in pubblicazione sono oscurate, decisione che costringe chi voglia saperne di più ad una vera e propria caccia al tesoro.
Al Campus di via Baraggino è legata la prima spesa che ha fatto storcere il naso anche ad esponenti della maggioranza (e della Giunta), che comunque si sono ben guardati dal sollevare pubblicamente obiezioni: si tratta dei 6 mila 880 euro stanziati per il «Natale al Campus», serviti per coprire l’allestimento di un abete di circa 20 metri, addobbato a festa, con accompagnamento di «Letture ed il suono di cornamuse».

Altro evento che, sommando le varie voci, si è rivelato non proprio «regalato» è il mercatino di domenica 1 dicembre, con un totale di 7 mila 500 euro: 3 mila 400 euro per «La magia del Natale» e 4 mila 160 euro alla «Carosello Eventi». Per tutto il programma natalizio, tanto per avere un paragone, l’Ascom ha ricevuto meno del doppio.

Vi sono poi i 4 mila 950 euro del progetto teatrale per le scuole «Spettacoli per educare e coinvolgere» promosso dalla Live&Media productions di Ivan Perna, con sede a Narzole. Lo stesso Perna della «Lewis & Clark» ospitata da una casetta del Campus ex Tav. Sempre a Live&Media productions, 4 mila euro per «Un nuovo anno di cultura e legalità».

Salato anche il conto per l’evento «SportiAmo» che si è svolto al PalaLancia: 3 mila 600 euro per l’organizzazione e 3 mila 410 euro per il service audio, per un totale di 7 mila e rotti euro, più i 200 per una mostra collegata. Forse, alle venti associazioni sportive premiate, al posto di una targa avrebbero fatto decisamente più comodo 360 euro a testa...

Nulla da dire sui 5 mila 850 euro spesi per il «Treno della memoria», ma proseguendo troviamo 3 mila 500 euro per i «60 anni dell’Odin Teatret» e i mille 590 euro per la mostra «Città ferite», sulla Chivasso (e non solo) negli Anni di Piombo. Stessa cifra, al ribasso, per il «Telethon», che forse però (visto il numero delle persone coinvolte e le finalità) avrebbe meritato qualcosa di più.
Passando ai concerti, per «Cristina vi dono il mio cuor» sono stati messi sul piatto 2 mila 369,88 euro, due mila tondi tondi sono invece andati per «Quando nascette ninno». Fanalino di coda la «Schola Cantorum» di Dario Lavesero, da decenni cuore pulsante della musica a Chivasso, che si è dovuta accontentare di miseri 450 euro.

Nell’elenco troviamo anche i 6 mila 660 euro che il Comune ha deciso di spendere per acquistare cinquecento copie del nuovo libro di Paolo Mieli, «Fiamme dal passato», da quel che si è capito «conditio sine qua non» per poterlo avere ospite, nel mese di gennaio, del festival «Chiavi di lettura». Sempre per Mieli, altri 976 euro sono stati spesi per il service audio e video.

E alla Vigilia di Natale il conto si è allungato ancora con la delibera 267, «Concessione di contributi economici ordinari settore welfare e politiche sociali – anno 2024». Sul tavolo (o meglio, da qualche cassetto) 19 mila euro per prevenzione e contrasto al disagio giovanile e alla violenza di genere. Dei quattro progetti presentati ne sono stati approvati due: 11 mila 309 euro alla associazione NEMO - IN.FORMA.CITT@ (che gestisce il centro d’incontro «Felice Donato» di via Paleologi) e 7 mila 609 alla Punto a Capo di Lina Borghesio che da sempre si occupa di violenza sulle donne.
Il progetto di NEMO - IN.FORMA.CITT@ è stato giudicato «originale e innovativo, affronta entrambe le linee di intervento previste dall’Amministrazione, descrive in modo sintetico ma articolato e completo, obiettivi e attività. Intende ampliare la conoscenza del fenomeno del disagio giovanile e della violenza di genere, incrementando nel contempo le iniziative di informazione e sensibilizzazione rivolte soprattutto a coloro che hanno maggiore difficoltà a intraprendere un percorso di fuoriuscita dalla violenza nonché ai soggetti a maggior rischio di disagio sociale». Il tutto con la collaborazione dell’Officina Culturale, una «creatura» dell’assessore Gianluca Vitale che pur essendosi dimesso da ogni incarico (non ha nemmeno firmato la delibera) continuerebbe ad occuparsi in prima persona della stessa come recentemente avvenuto in occasione dell’apertura della stagione teatrale di Monteu da Po, affidata appunto all’Officina. Sul palco, guarda caso, accanto al sindaco Elisa Ghion vi era Vitale.

Commenti
Tiziana Lala'

Telethon a mio avviso non si merita niente. Chivasso e' in una stato pietoso, strade maltenute, scarsa manutenzione ecc. Le regalie sono operazioni di facciata, si facciano un giro x la citta' per vedere come e' ridotta. Quest'anno niente celebrazioni x Bagnaia?

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