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«Niente opere per rilanciare il paese»

Giacometto dell’opposizione ritiene che il bilancio sia rigido con difficoltà di natura corrente

«Niente  opere per rilanciare il paese»
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Con l’approvazione al Consiglio comunale di venerdì 20 dicembre della variante al Piano regolatore generale, si è concluso un iter che da tempo era iniziato. Il voto del consiglio non è stato unanime.

Prg, la votazione... che ha stupito

Curiosamente, questa volta, il consiglio ha approvato il punto con il voto favorevole della minoranza (che ha dichiarato che tale iniziativa partiva da loro) ma con l’astensione di un membro della maggioranza: l’assessore Mario Perotti che ha così motivato il suo voto: «Mi astengo perchè non sono convinto». «La variante - ha spiegato il sindaco Giulio Bosso- riguarda la riduzione della capacità edificatoria sul territorio di Brusasco mediante l’eliminazione delle aree edificabili, in particolare dietro via Verrua Savoia, via San Francesco e le aree di Marcorengo. La parte di cubatura eccedente costituisce un tesoretto da utilizzare per la ristrutturazione degli edifici esistenti. Uno dei motivi della variante è il pagamento dell’Imu per terreni che non avevano redditività. Per il 2024 l’imu è dovuta solo fino al 19 marzo, data dell’approvazione del preliminare».

La critica su Imu e Irpef

Invariate per il 2025 Imu e Irpef ma voto contrario della minoranza. «Siamo contrari perchè viene applicata l’aliquota massima» ha detto il consigliere Carlo Giacometto. «Riguardo il documento unico di programmazione - ha riferito Bosso - avremo problemi con l’accantonamento delle quote  per la spending review per migliaia di euro. Paradossalmente, nella parte corrente ci sono risorse sproporzionate che non vengono spese, per esempio i contributi per l’asilo nido. Le entrate (non certe) in conto capitale dichiarate nel documento ma non nello strumento finanziario sono: i fondi per lo sviluppo e coesione richiesti per la riqualificazione urbana, i 150 mila euro destinati al ricetto con il recupero dell’arco e della porta di San Sebastiano, i contributi regionali chiesti per l’area di sosta e camper e per la messa in sicurezza della viabilità collinare. Abbiamo poi richiesto al Bando Piccoli Comuni 700 mila euro per il progetto di riqualificazione del centro storico e, su circa tre mila progetti presentati, ci siamo aggiudicati il 144esimo posto in graduatoria».

Bilancio di previsione

Relativamente al bilancio di previsione, sono stati elencati ipotetici investimenti finanziati al momento da proventi di concessioni cimiteriali e oneri di urbanizzazione. «Le voci principali - ha detto Bosso - riguardano la sistemazione straordinaria di piazze e la manutenzione dei fabbricati comunali. C’è l’ampliamento dell’illuminazione e la manutenzione straordinaria dell’edificio scolastico, nonchè la digitalizzazione mediante l’adesione al bando per ottenere i contributi PNRR. C’è stato il parere favorevole della Soprintendenza per la riqualificazione del Palazzo Ellena ed il restauro della chiesa romanica di San Pietro». Nettamente contrario il voto della minoranza. «E’ un bilancio rigido con difficoltà di natura corrente perchè sono basse le entrate - ha detto Giacometto - Non c’è programmazione, un trend negativo riguarda il fondo cassa che in questi anni è sceso di centinaia di euro. Non assumerete più personale che poi era il vostro primo punto del programma elettorale. Ma, il problema principale è la carenza di opere per il rilancio del paese dal punto di vista turistico e commerciale. C’è solo la gestione dell’esistente e gli interventi elencati non avranno una ricaduta se non che per l’occupazione. Non c’è nulla per il turismo ed il commercio. Per il 2025 il Comune ha previsto 188 euro per il turismo nelle spese correnti mentre zero in conto capitale: dunque, Brusasco, può definirsi un Comune turistico?».

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