«Uniti per sollecitare i lavori ad Atc»
Intanto anche l’Ente proprietaria degli stabili ha inviato una nota nel quale evidenzia le criticità, anche da parte degli affittuari
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Il tema delle case popolari di Via Chiò e, anche quello di via Cavour, rimane sempre al centro del confronto tant’è che proprio questa sera (mercoledì 5 febbraio) alle 19 si svolgerà un Consiglio comunale incentrato su questa tematica, seduta richiesta dal gruppo d’opposizione Crescentino e Frazioni.
«Uniti per sollecitare i lavori ad Atc»
«Ritengo fondamentale che tutto il Consiglio comunale si unisca per fare pressione su ATC Piemonte Nord affinché venga predisposto un piano pluriennale di investimenti e manutenzione straordinaria per tutti gli immobili di Crescentino. - spiega il sindaco Vittorio Ferrero - La casa è un diritto fondamentale e noi, come amministrazione, faremo tutto il possibile per garantire condizioni abitative dignitose ai nostri cittadini».
Intanto nei giorni scorsi, dopo la richiesta di intervento sollevata dal capogruppo d’opposizione Salvatore Sellaro, che ha anche promosso uno sciopero della fame per questa ragione, sono giunte le posizioni del sindaco Ferrero e dell’Ente Atc, proprietario dell’edificio di via Chiò.
Ferrero, infatti, ha inviato una lettera dettagliata alle autorità competenti, ai consiglieri comunali e agli enti preposti, illustrando le azioni intraprese dal Comune e sollecitando interventi urgenti.
L’attenzione si è concentrata in particolare sull’immobile di via Chiò 30-32, dove si è verificato un incidente lo scorso 6 gennaio che ha reso necessari immediati sopralluoghi e misure di sicurezza.
Ferrero, nel convocare la seduta pubblica richiesta dalla minoranza, chiede di collaborare per sollecitare interventi urgenti
«Non appena sono stato informato dell'accaduto dalla Sala Operativa dei Vigili del Fuoco, mi sono recato sul posto per verificare personalmente la situazione - ha dichiarato il sindaco Ferrero. Abbiamo immediatamente delimitato l’area e informato gli inquilini di non utilizzare i balconi fino a nuove comunicazioni. Ho contattato il Direttore Generale di ATC Piemonte Nord, chiedendo un intervento urgente per la messa in sicurezza dell’edificio. Abbiamo ricevuto una risposta il 13 gennaio, con l'impegno a effettuare le opere necessarie, ma è fondamentale che questi interventi vengano eseguiti senza ritardi».
Tra le misure già previste, ATC ha comunicato che saranno messi in sicurezza i frontalini dei balconi, il cornicione e i locali cantina, che rimarranno inaccessibili fino alla nomina di un tecnico strutturista per la redazione di un progetto specifico.
Ferrero ha ribadito l'importanza di un approccio concreto: «L’Amministrazione comunale continuerà a vigilare e a esercitare pressione affinché ATC proceda con urgenza. Inoltre, riteniamo essenziale valutare anche interventi di efficientamento energetico, come la sostituzione degli infissi, per garantire una migliore vivibilità agli inquilini».
Per quanto riguarda l’edificio di via Cavour, di proprietà comunale, il sindaco ha chiarito l’intenzione dell’amministrazione di destinarlo ad altri usi pubblici, anziché mantenerlo come edilizia sociale: «Abbiamo già avviato un piano per liberare progressivamente gli alloggi ancora occupati, così da poter riconvertire l’immobile a nuove funzioni. Contemporaneamente, stiamo valutando l’acquisizione di nuovi alloggi nel capoluogo, per garantire una soluzione abitativa dignitosa a chi ne ha bisogno».
Ferrero ha anche evidenziato l’importanza di un monitoraggio costante sulle locazioni: «È nostro dovere garantire che il pagamento dei canoni sia regolare e che chi è in difficoltà possa ricevere un adeguato sostegno. Abbiamo rafforzato il Fondo sociale per le morosità incolpevoli, aumentando del 30% i beneficiari e destinando almeno 10mila euro annui a questo scopo».
Il sindaco ha poi ricordato i bandi per l’assegnazione degli alloggi: «Dopo oltre dieci anni, nel 2021-2022 abbiamo pubblicato un primo bando che ha permesso l’assegnazione di sette alloggi. Un secondo bando è stato pubblicato la scorsa primavera e la graduatoria definitiva sarà pubblicata a breve, consentendo nuove assegnazioni».
Ma anche Atc ha fatto pervenire una sua comunicazione ai consiglieri e agli Enti interessati precisando che già nel luglio del 2023 era stato richiesto un monitoraggio delle crepe e che nel settembre del 2024, una perizia tecnica aveva evidenziato diversi problemi strutturali, tra cui distacchi di intonaco, deterioramento dei frontalini dei balconi e del cornicione del tetto, oltre alla presenza di vegetazione nelle grondaie. In risposta a queste criticità, l’agenzia ha avviato un intervento di messa in sicurezza, il quale ha incluso la recinzione dell’area per prevenire il rischio di caduta di calcinacci, la pulizia dei canali di gronda e la rimozione di elementi in fase di distacco. «Tuttavia, alcuni assegnatari non avrebbero ancora rimosso le strutture non autorizzate dai balconi, motivo per cui ATC sta continuando a sollecitarli» si legge.
Sempre nel documento si evince che la prima fase dei lavori si è conclusa il 27 novembre scorso, ma si è aperta una verifica sulle responsabilità della ditta incaricata, mentre la seconda fase, comprendente interventi di ripristino strutturale, è stata programmata con ritardi a causa della mancanza di fondi. L’agenzia ha inoltre riferito che, in seguito all’evento del 6 gennaio, è stata ampliata l’area interdetta sotto il cornicione ed è stato installato un parapetto temporaneo per impedire l’accesso ai balconi, pur garantendo la circolazione dell’aria.