Asilo Nido, «Rette calmierate per sostenere tutte le famiglie»
La minoranza si astiene perché sostiene che sarebbe stato meglio proseguire il servizio nel locale privato
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Il consiglio comunale di Livorno Ferraris ha avuto come tema principale l'asilo nido inaugurato il giorno precedente. Il sindaco Franco Sandra ha spiegato che la riunione era stata convocata per avviare il processo di istituzione del bando per la gestione dell'asilo a partire dall'anno scolastico 2025/2026. Nel frattempo, il servizio proseguirà con una gestione transitoria affidata alla cooperativa Donna Più, già operante nella precedente struttura privata.
Asilo nido, scontro in Consiglio
Il capogruppo di minoranza Matteo Capizzi ha sollevato interrogativi riguardo l'impegno finanziario e la ripartizione delle spese tra il concessionario e il Comune, chiedendo se la società che si aggiudicherà l'appalto dovrà corrispondere un affitto per i locali.
Capizzi ha dichiarato: «La minoranza non è contraria al servizio, riconosciamo l'importanza per le famiglie lavoratrici, ma ha espresso la volontà di astenersi dal voto per valutare nel tempo l'efficacia della scelta amministrativa. Inoltre l'asilo nido esisteva già grazie all'iniziativa di un privato che aveva investito risorse nel recupero e nella riqualificazione di un edificio urbano, e che la nuova struttura comporterà impegni finanziari futuri per l'amministrazione». Capizzi ha sottolineato, inoltre, la mancanza di un aumento effettivo della domanda per il servizio, considerando la stabilità delle nascite nel Comune.
«Rette calmierate per sostenere tutte le famiglie»
Il sindaco ha chiarito che saranno adottati due criteri fondamentali nel bando di concessione: un canone di locazione con offerta a rialzo e una retta per gli utenti da determinare al ribasso. Le stime iniziali prevedono un canone di concessione di 800 euro e una retta di 700 euro, valori elaborati dall'ufficio tecnico.
Il sindaco Sandra ha spiegato: «La necessità della nuova struttura è nata dalle difficoltà riscontrate in questi anni. Il servizio di asilo nido c’era e non c’era, e più volte le famiglie sono state lasciate, come si dice in gergo, a piedi. Inoltre, prima veniva gestito dal proprietario della stabile, poi la scelta di darlo in gestione ad una cooperativa, la Quadrifoglio qualche tempo fa aveva annunciato l'intenzione di interrompere la gestione dell'asilo. Poi fortunatamente la cooperativa Donna Più ha garantito la continuità del servizio fino al trasferimento nella nuova sede. Un nido comunale in concessione ad un private offre maggiore stabilità alle famiglie, evitando il rischio che possano rimanere senza assistenza per i propri figli. Oltre ai locali interni, il nido ha anche una parte esterna con un giardino e le attrezzature ludiche». Il primo cittadino ha rimarcato che l’intero finanziamento dell’opera è stato ottenuto tramite fondi PNRR e GSE.
«Noi siamo fieri di questo investimento perché permettiamo alle famiglie di far frequentare le scuole in città ai bimbi dagli 0 ai 14 anni – spiega ancora Sandra – Inoltre, oggi si trovano anche tutte nelle vicinanze, rendendo ancora più agevole la vita dei genitori».
Sandra ha spiegato poi che da febbraio a luglio 2025 sarà previsto un canone di locazione per la gestione transitoria di 800 euro, mentre da settembre 2025 la struttura opererà in regime di concessione:
«Quell’edificio che sino ad oggi non aveva fatto realizzare alcun introito, da questo mese frutterà 800 euro al Comune. È la prima volta. La variazione che siamo andati ad approvare era necessaria per la preparazione e gestione del bando che è stata affidata ad un esterno».
L'intervento di Pizzamiglio
Il consigliere Federico Pizzamiglio ha evidenziato la coerenza della posizione della minoranza, che si era già espressa contraria nelle precedenti discussioni sul bilancio: «Siamo perplessi sulla copertura economica dell’operazione, notiamo che parte delle risorse necessarie sarà sottratta ad altri settori, come l’istruzione e la viabilità. Pur trattandosi di cifre relativamente contenute, il principio di sottrarre fondi a settori essenziali per coprire le spese burocratiche dell’asilo nido è motivo di perplessità. Confermiamo l’astensione della minoranza».