Il caso

Dormitorio e nuova farmacia: adesso parla Ciuffreda

Sono due casi decisamente scottanti che hanno scosso (e continuano a farlo) il dibattito politico cittadino.

Dormitorio e nuova farmacia: adesso parla Ciuffreda
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Abbiamo chiesto all'ex Sindaco Libero Ciuffreda un commento sulle vicende Nuova Farmacia e Dormitorio.

Dormitorio e nuova farmacia: adesso parla Ciuffreda

Cosa sta succedendo nella Giunta Municipale di Chivasso? La riconosce ancora come Amministrazione progressista, di sinistra?

«Comincerei dalla vicenda Dormitorio. Ritengo che qualsiasi amministratore pubblico sia esso di destra o di sinistra, non possa non occuparsi di coloro che o abitualmente o in alcune situazioni abbiano bisogno di aiuto. Sono certo che il Consorzio Intercomunale dei Servizi Sociali insieme alle tante Associazioni di volontariato si occupino dei nostri concittadini in difficoltà e con disagi sociali. Ciò che risulta singolare nella vicenda Dormitorio è la mancanza di quella sensibilità e capacità di unire le forze. Ruolo che dovrebbero svolgere il Sindaco e i suoi Assessori. Ho notato che hanno evidenziato il costo del servizio, senza proporre soluzioni, anche di condivisione con altri Enti, ASLTO4 in primis.
Ricordo che proprio il supporto di più realtà istituzionali, aiutati da volontari, consentì di attivare il Dormitorio, come risposta a una esigenza di aiuto, di controllo sanitario e di prevenzione per la sicurezza cittadina. Hanno dimenticato che si tratta di un Progetto, di un Servizio e non soltanto di una nota spesa da eliminare dal Bilancio comunale. Peraltro mi pare che in quanto a capacità di controllo delle spese questa Amministrazione sia in gara per vincere il premio Oscar per manifesta incapacità (gli affitti case ATC non pagati da cittadini morosi colpevoli, risulta emblematico). Il Dormitorio è un Servizio essenziale di cui un Comune virtuoso al di là del suo orientamento politico deve occuparsi».

Il caso dell'ottava farmacia

E a proposito dell’ottava farmacia?

«Sull’ottava Farmacia da attivare nel quartiere nord ferrovia- zona Scuola Dasso, penso che come ci insegnavano a scuola "le bugie abbiano le gambe corte". Il Sindaco Castello consigliato da qualche avvocato, ha rimediato, dichiarando che le interlocuzioni con Federfarma sono state un lapsus, correndo ai ripari e dicendo in realtà di aver coinvolto l'Ordine dei Farmacisti.
Non avere il coraggio di assumersi le responsabilità delle proprie decisioni è un'altra caratteristica peculiare di questa Amministrazione che di Progressista mi pare abbia ben poco. Un Servizio sanitario come l'apertura di una nuova farmacia in un quartiere densamente abitato anche da persone anziane, già deliberata nel 2012, dovrebbe essere slegato da appetiti politici. Mi sembra invece che anche in questo caso Castello si distingua per essere molto scaltro e sensibile al richiamo delle appartenenze partitiche e agli interessi personali. La Farmacia sia essa gestita da una società comunale fatta ad hoc o gestita da privati, ha innanzitutto il compito di offrire un prezioso servizio sanitario di prossimità. Forse è giunto il tempo di dire basta a speculazioni e rendite di posizione attuali o future. Chi ha orecchie per intendere intenda».

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