1700 professionisti accreditati, 82 produttori, 200 diverse cuvée: tutti i numeri di una grande edizione de “la prima dell’Alta Langa”
La degustazione annuale delle alte bollicine piemontesi alla centrale di nuvola Lavazza di Torino è stata la migliore di sempre

Ventimila brindisi a La Prima dell’Alta Langa, settima edizione della degustazione annuale organizzata dal Consorzio Alta Langa, la più grande di sempre per numero di produttori presenti, etichette di Alte Bollicine Piemontesi in assaggio (200), professionisti accreditati (circa 1700).
I colori vivaci
La cornice de La Centrale di Nuvola Lavazza a Torino, vestita con i colori vivaci del visual ufficiale della manifestazione, ha accolto praticamente tutte le aziende che ad oggi aderiscono al Consorzio, ben 82: Abrigo Fratelli, Agricola Brandini, Agricola TT, Anna Maria Abbona, Araldica Il Cascinone, Banfi, Bel Colle, Beppe Marino, Bera, Borgo Maragliano, Bosca, Bricco Maiolica, Ca' Bianca, Cantina Alice Bel Colle, Cantina Clavesana, Cantina Vallebelbo, Cantina Vinchio Vaglio, CarlindePaolo, Casa E. di Mirafiore, Cascina Bretta Rossa, Cascina Cerutti, Cascina Fonda, Cascina Galletto, Cavallero, Cerrino, Cerutti, Colombo, Contratto, Coppo, Cortino, Cuvage, Daffara & Grasso, Deltetto, Enrico Serafino, Ettore Germano, Ferraris Agricola, Fontanabianca, Fontanafredda, Fratelli Grimaldi, Gallo, Gancia, Garesio, Ghione, Giulio Cocchi, Isolabella della Croce, Ivaldi, La Fusina, La Torre di Castel Rocchero, LHV Avezza, Marcalberto, Marco Capra, Mario Giribaldi, Marziano Abbona, Massimo Rivetti, Matteo Correggia, Mauro Sebaste, Michele Mascarello & Figli, Monsignore, Paolo Berutti, Pasquale Pelissero, Pecchenino, Pianbello, Piazzo Comm. Armando, Podere Gagliassi, Poderi Colla, Poderi Vaiot, Rapalino Fratelli, Rizzi, Roberto Garbarino, Roccasanta, San Biagio, San Silvestro, Sara Vezza, Tenuta Carretta, Tenuta Il Falchetto, Tenuta Langasco, Tenuta Rocca, Tenuta Santa Maria del Garino, Terrabianca, Terre del Barolo, Tosti1820, Vite Colte.
Nel corso di questo evento straordinario, l’assessore al Commercio, Agricoltura e Cibo, Caccia e Pesca, Parchi della Regione Piemonte Paolo Bongioanni ha proclamato l’Alta Langa DOCG “Vino dell’Anno Regione Piemonte” 2025.
“Un plauso alla presidente Castelletta e al direttore Rossino per il loro impegno e a tutti i produttori per un coraggio che ha del visionario – ha detto l’assessore Bongioanni -. L’Alta Langa oggi rappresenta il successo di una sfida iniziata nel 1992 con i primi ettari sperimentali, coronata dalla Docg nel 2002 e in costante crescita perché ha puntato sulla qualità che è ciò che i mercati chiedono al Piemonte. Ci sono tutti i presupposti perché diano ragione alle giuste attese di un’ulteriore, grande espansione per questo vino straordinario”.
Questo il commento della presidente del Consorzio Alta Langa Mariacristina Castelletta:
“L’Alta Langa Docg è il metodo classico più antico d’Italia, nato in Piemonte a metà dell’800. È inoltre l’unica denominazione piemontese interamente dedicata al metodo classico, frutto di una lunga sperimentazione avviata negli anni Novanta. Un percorso ambizioso in cui la Regione Piemonte ha giocato un ruolo da protagonista, sostenendo le cantine produttrici di bollicine e i primi, audaci viticoltori che hanno creduto in questa sfida. La lungimiranza e l’orgoglio piemontese hanno guidato la realizzazione di uno spumante metodo classico di altissima qualità, capace di esprimere al meglio le straordinarie potenzialità di un territorio che si estende su tre province, Asti, Cuneo e Alessandria, verso il quale il Consorzio sente una forte responsabilità. L’Alta Langa Docg non è stato solo un nuovo vino: è stata una visione, un progetto e, soprattutto, una scommessa vinta, che rende fieri e orgogliosi tutti noi piemontesi. Oggi più che mai possiamo dirlo: Alta Langa Docg, orgoglio piemontese”.
Ottima partecipazione
Ottima partecipazione per i seminari di approfondimento che hanno arricchito la manifestazione. Grande successo per la conferenza che ha visto dialogare il direttore della ristorazione di Villa Crespi*** Massimo Raugi, ospite d’eccezione a La Prima dell’Alta Langa, con il giornalista gastronomico Luca Iaccarino:
“Credo nell’Alta Langa – ha dichiarato Raugi a una platea di 40 persone, tra ristoratori e sommelier professionisti -: c’è moltissimo potenziale di crescita ed è un piacere avere questi vini nella nostra carta. L'Alta Langa DOCG ha dalla sua un disciplinare unico, che è il suo principale carattere distintivo. È un vino che ha moltissimo da raccontare”.
Di grande rilievo gli interventi degli storici del vino Pierstefano Berta e Giusi Mainardi sulle origini e lo sviluppo del metodo classico più antico d’Italia e del dottore in Scienze Naturali ed esperto di geologia Edmondo Bonelli a proposito dei suoli dell’Alta Langa, seguiti da un pubblico interessato e partecipativo.
Le partnership
Le partnership con S.Bernardo e Artimestieri ONLUS con il progetto “SALVA IL TAPPO!” hanno consentito nel corso dell’evento, rispettivamente, il completo recupero delle bottigliette “ELY” in plastica 100% riciclata e di tutti i 1600 tappi di sughero usati dai produttori, materiali che saranno interamente avviati al riciclo. Altri partner di questa edizione sono stati Crudo di Cuneo DOP, Roccaverano DOP, Il Pane Caldo del Mattino e AIS Piemonte.
IL CONSORZIO ALTA LANGA
Il Consorzio Alta Langa è nato nel 2001, dopo molti anni di ricerche e studi approfonditi, metodici e documentati sulla vocazione dell’area. Riunisce viticoltori e produttori appassionati e lungimiranti che, spinti da un grande orgoglio piemontese, hanno fondato e fatto crescere questa denominazione giovane ma con radici profonde che affondano nella storia e nel territorio. La grande scommessa che unisce tutti è quella di produrre un vino necessariamente importante, che non sarà pronto prima di sei anni dall’impianto dei vigneti.
A oggi il Consorzio conta 85 case spumantiere e 90 viticoltori associati.
Dal 2022 il presidente del Consorzio è Mariacristina Castelletta, vicepresidente è Giovanni Carlo Bussi.
Il Consorzio vanta una partnership di lunga data con la Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba, di cui è Main Sponsor e l’Alta Langa DOCG Official Sparkling Wine, e con il mondo Slow Food, in particolare con la Banca del Vino e con l’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo; il Consorzio è inoltre partner tecnico del Teatro Regio di Torino.
L’ALTA LANGA DOCG
L'Alta Langa Docg ha l’onore di rappresentare il primo metodo classico d’Italia, nato proprio in Piemonte alla metà del 1800.
La denominazione ha ottenuto la Doc nel 2002 e il massimo riconoscimento qualitativo della Docg nel 2011, oggi ha una produzione di oltre tre milioni di bottiglie.
L’Alta Langa Docg è prodotto con uve Pinot nero e Chardonnay, in purezza o insieme in percentuale variabile; può essere bianco o rosé, brut o pas dosé e ha lunghissimi tempi di affinamento sui lieviti, come prevede il severo disciplinare: almeno 30 mesi. Caratteristica distintiva dell’Alta Langa è quella di essere uno spumante esclusivamente millesimato, cioè frutto di un’unica vendemmia: ogni bottiglia riporta sempre in etichetta l’anno della raccolta delle uve, legandosi indissolubilmente alle particolari caratteristiche di quella specifica vendemmia. Viene prodotto in un territorio collinare (oltre i 250 metri slm) che abbraccia le province di Asti, Cuneo e Alessandria: una terra che guarda le cime innevate delle Alpi e respira il mare e che raccoglie l’eredità conservata dagli avi, mantenuta intatta per molto tempo senza subire trasformazioni radicali, come è avvenuto invece nelle basse colline. Quello dell’Alta Langa è un territorio prezioso, da sostenere, in cui è salvaguardata la biodiversità. Terra letteraria, terra straordinaria di resistenze - di guerre e di culture -, che ha fatto fronte ai cambiamenti e li ha assecondati senza perdere il suo bagaglio di memoria e la sua forte identità.
L’Alta Langa ha ottenuto la Doc nel 2002 e la Docg nel 2011.
I NUMERI DEL CONSORZIO E DELL'ALTA LANGA DOCG:
- 85 Case spumantiere associate al Consorzio
- 480 ettari di vigneto tra le province di Alessandria, Asti e Cuneo
- Il vigneto Alta Langa è coltivato per 2/3 Pinot nero e per 1/3 Chardonnay
- 3.200.000 di bottiglie prodotte dalla vendemmia 2024
- Mercato interno: 85%
- Export: 15%