Chivasso, ragazzi al centro
Un tavolo tra Comune, scuole e associazioni per combattere il disagio giovanile

Dopo il convegno dello scorso mese di novembre «Giovani, questi sconosciuti! Fragili e ribelli tra presente e futuro», la Città di Chivasso continua a prestare attenzione al tema del malessere giovanile.
I soggetti di quel confronto, scuole, associazioni e l’Azienda Sanitaria Locale, si sono ritrovati a Palazzo Santa Chiara attorno ad un tavolo convocato dal sindaco Claudio Castello e dall’assessore alle Politiche giovanili Gianluca Vitale per approfondire la questione e tracciare delle strategie condivise.
Chivasso, ragazzi al centro
Il quadro delineato è preoccupante: insicurezza, ansia, autolesionismo, mancanza di punti di riferimento, analfabetismo affettivo, incomunicabilità sono solo alcuni degli elementi emersi sui quali agire anche in età precoce.
Anna Maria Accetta, del Centro di Salute Mentale di Chivasso, Settimo e San Mauro, ha evidenziato come, dal 2019 al 2023, siano quadruplicati i giovani che si sono rivolti al Dipartimento dell’ASL TO 4. Per questo motivo, la direttrice del Dipartimento di Salute Mentale dell’Azienda, Silvana Lerda, ha fortemente promosso un progetto specifico dedicato ai giovani con specifica dotazione di personale in collaborazione con la cooperativa Il Margine.
Nell’ambito di tale progetto, al liceo Newton sono stati sperimentati una serie di incontri sia nelle classi che con familiari attraverso l’utilizzo delle pratiche dialogiche.
Le parole del sindaco
«Vogliamo capire ed interpretare correttamente – ha dichiarato il sindaco Claudio Castello – la fragilità e la vulnerabilità dei giovani durante il loro percorso di crescita e di identificazione. Il loro non è solo un malessere generazionale ma rappresenta un disagio per l’intera società che non può permettersi di guardare sgomenta ed impotente al problema. Per questo confidiamo di poter affrontare la questione con efficacia, coinvolgendo tutti i soggetti che hanno a cuore il benessere emotivo e fisico dei nostri giovani, testando gli approcci sociali e metodologici che possono fornirci risposte rassicuranti. Ognuno, facendo la propria parte, implicitamente conferma la propria concreta vicinanza a chi adesso chiedendo aiuto sa che può contare su una rete di supporto precisa. In questo rapporto nuovo tra generazioni – ha concluso il primo cittadino - dobbiamo recuperare la capacità progettuale, ricostruire il senso delle esperienze vissute, costruire il futuro».
L'intervento di Vitale
«Abbiamo voluto fortemente questa iniziativa - ha spiegato l’assessore comunale alle Politiche giovanili, Cultura ed Istruzione Gianluca Vitale - anche a seguito dell’ultimo convegno sul disagio giovanile. L'evento ha come primo obiettivo quello di aprire un percorso con tutti gli attori che a vario titolo si occupano di giovani. L’idea è quella di istituire dei tavoli di lavoro all’interno di un consesso permanente, un osservatorio che si riunisca presso il mio assessorato e che analizzi il fenomeno e preveda attività mirate di prevenzione del disagio e di progettazione di percorsi virtuosi affrontando le cause del malessere giovanile dovuto a diversi fattori tra i quali le difficoltà scolastiche, i problemi relazionali, l'uso di sostanze e la dipendenza da internet e dai social. Occorre puntare su strategie e su strumenti diversi di prevenzione, come i programmi di educazione all'affettività, i servizi di ascolto e consulenza, le attività di gruppo e le iniziative culturali e sportive. Grande attenzione sarà prestata alla collaborazione tra scuola, famiglia e territorio».
Al confronto, che si aggiornerà a breve con altri appuntamenti ed ulteriori soggetti, hanno preso parte, oltre all’amministrazione comunale e all’ASL TO 4, anche il CISS, gli istituti di istruzione superiore «Europa Unita», «Newton» e «Carlo Ubertini», gli istituti comprensivi «Alessandro Dasso» e «Demetrio Cosola», la Cooperativa Il Margine, la Cooperativa Valdocco, la Casa di Carità Castelrosso ed il Centro Provinciale Istruzione Adulti CPIA4 Chivasso.