Bruciò l'auto del Maresciallo: piromane a processo
Marrapodi si è costituito parte civile nel processo che si è aperto a Vercelli

Un uomo di 49 anni residente a Crescentino, Paolo Dantone, è comparso in tribunale in seguito a una complessa indagine lunedì scorso, 7 aprile 2025. L'uomo è accusato di aver appiccato il fuoco all'automobile del maresciallo capo Gesualdo Marrapodi il 27 dicembre 2022. All'epoca dei fatti, Marrapodi ricopriva la carica di vice comandante della stazione dei Carabinieri di Crescentino e attualmente è il comandante della stessa.
Bruciò l'auto del Maresciallo
Secondo le accuse formulate, l'azione non avrebbe avuto solo un intento intimidatorio nei confronti del militare, ma si ipotizza che l'obiettivo fosse quello di indurre il trasferimento del carabiniere, il quale stava conducendo indagini che lo riguardavano. Oltre al presunto danneggiamento del veicolo, a Dantone viene contestato anche il potenziale pericolo che l'incendio avrebbe potuto rappresentare, con il rischio di propagarsi ad altre vetture parcheggiate nelle vicinanze e alle abitazioni circostanti.
Il maresciallo Marrapodi si è costituito parte civile nel procedimento giudiziario, affidando la sua rappresentanza legale all'avvocato Patrizio Cavallone. Il giudice, dopo aver dichiarato aperto il dibattimento processuale, ha aggiornato l'udienza successiva, disponendo la trascrizione integrale delle intercettazioni telefoniche e ambientali acquisite nel corso delle indagini a carico dell'imputato, il quale è difeso dall'avvocato Antonio Mencobello.
Il rogo
L'intervento dei Vigili del Fuoco nella notte dell'incidente fu rapido e determinante per domare le fiamme, un'operazione che richiese diverse ore di lavoro. Inizialmente, le cause del rogo che aveva distrutto l'Opel Astra del militare non furono immediatamente chiare. Solo in un momento successivo furono rinvenute tracce di sostanze acceleranti sul veicolo danneggiato. Questa scoperta ha indirizzato immediatamente le indagini dei Carabinieri verso l'ipotesi di un atto intenzionale.