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Alluvione in Piemonte, bilancio drammatico in Collina

In queste ore è anche giunto l'assessore regionale Gabusi e il Prefetto Cafagna

Alluvione in Piemonte, bilancio drammatico in Collina
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Ore di lavoro incessante nella Collina del Chivassese, duramente colpita dalla violenta ondata di maltempo che si è abbattuta tra ieri (mercoledì 16 aprile) e oggi, giovedì 17 aprile 2025.

Alluvione in Piemonte

A Cavagnolo, dove si sta allestendo un centro di accoglienza temporaneo presso il palazzetto dello sport per ospitare gli sfollati, è giunto in queste ore anche l'Assessore regionale con delega alla Protezione civile Marco Gabusi e il Prefetto di Torino, Donato Cafagna. Presente anche il sindaco di Chivasso, Claudio Castello.

Al momento sono infatti 26 le persone residenti a Cavagnolo che hanno dovuto abbandonare la propria abitazione, mentre sei di Lauriano.

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Ad accoglierlo, il Sindaco di Cavagnolo, Andrea Gavazza, che fin dalla serata di ieri è in prima linea per coordinare i soccorsi e fornire assistenza alla popolazione. La sua presenza costante non si limita al solo territorio di Cavagnolo, ma si estende a tutta la Collina, vista la sua carica di Consigliere della Città Metropolitana di Torino competente per l'area.

La situazione è drammatica. La furia dell'acqua e del fango ha messo in ginocchio l'intera zona collinare.

Inoltre, la condotta gas risulta interrotta tra Cavagnolo e Brusasco, un altro grande disagio per le famiglie di questi paesi.

La tragedia di Monteu

A Monteu da Po, si registra una vittima: un uomo tragicamente annegato nella propria abitazione. Molti altri residenti hanno vissuto momenti di terrore, costretti ad attendere l'arrivo delle forze dell'ordine per poter essere evacuati dalle loro case invase dall'acqua.

Le conseguenze del maltempo sono visibili ovunque: strade interrotte da frane e smottamenti, ponti chiusi per motivi di sicurezza, isolando intere comunità e creando disagi enormi alla circolazione e alla vita quotidiana.

Allagata la Croce Rossa

Anche la sede della Croce Rossa di San Sebastiano da Po ha subito danni tali da renderla temporaneamente inagibile. Il paese stesso di San Sebastiano da Po risulta completamente isolato, così come Casalborgone, a causa delle numerose frane che bloccano le vie di accesso.

Lo stato di calamità

La visita dell'Assessore Gabusi testimonia l'attenzione della Regione Piemonte verso questa grave emergenza.

La Regione Piemonte ha inoltrato la richiesta al Governo dello stato d’emergenza come spiega Gabusi:

«Ho sentito telefonicamente il vicepremier Tajani e il ministro Musumeci per comunicare che firmato la richiesta di Stato di emergenza per gli ingenti danni provocati situazione più critica riguarda il Torinese, e in particolare la zona di Chivasso, dove ha smesso di piovere ma dove si registrano problemi per frane, inondazioni e straripamenti di rii e torrenti. Stessa sorte per Cavagnolo, dove si sono registrati estesi allagamenti che hanno comportato l'evacuazione di una cinquantina di persone presso un centro allestito al palazzetto dello sport comunale, con il supporto logistico della Regione Piemonte. Continuiamo a monitorare la situazione, la sala operativa della Protezione civile è attiva h24 e migliaia di volontari sono al lavoro per mettere al sicuro le nostre comunità. Purtroppo oggi c’è stata una vittima, a Monteu da Po, un anziano morto a causa dell’allagamento della sua casa. Ho avuto modo di portare la vicinanza della Regione Piemonte al sindaco, pregandola di estenderla alla comunità e ai famigliari. Nelle prossime ore la situazione meteorologica è prevista in miglioramento ma continuiamo a prestare massima attenzione soprattutto per quanto riguarda frane e fiumi».

«Abbiamo attivato tutte le nostre forze in campo per fronteggiare le criticità – aggiunge l’assessore alla Protezione civile Marco Gabusi – ma la portata degli eventi meteorologici in atto richiede il supporto immediato dello Stato. Le piogge intense hanno già provocato frane, allagamenti, evacuazioni e purtroppo anche il crollo di un ponte: è un quadro che merita la massima attenzione, contiamo già decine di milioni di danni».

Il presidente Cirio e l’assessore Gabusi sono in costante contatto con la Prefettura di Torino, la Direzione Regionale dei Vigili del Fuoco e con la Sala operativa della Protezione civile regionale, che continua a monitorare in tempo reale l’evoluzione della situazione. Domani mattina alle 9 è convocata una riunione straordinaria della giunta regionale per l’aggiornamento della situazione meteo e una prima dei stima dei danni.

«Siamo vicini alle comunità colpite – aggiungono il presidente Cirio e l’assessore Gabusi – Ringraziamo tutti i volontari che anche in queste ore stanno lavorando senza sosta per garantire la sicurezza della popolazione. La macchina dei soccorsi è pienamente operativa».

Al momento attive 256 Centri Operativi Comunali, di cui 157 nel Torinese, 41 nel Cuneese, 16 nel Biellese, 15 nel Vco, 8 nel Novarese, 5 nel Vercellese, 8 nell’Alessandrino e 8 nell’Astigiano. Sono al lavoro 1360 volontari tra uomini del coordinamento regionale della protezione civile, degli Aib e Associazione nazionale Carabinieri e Croce Rossa italiana.
Al momento i danni più significativi si sono concentrati in alcune specifiche aree del territorio:
In provincia del Verbano-Cusio-Ossola si registrano gravi criticità legate a frane, smottamenti e valanghe, in particolare nelle aree montane e vallive. La Valle Anzasca, il biellese, il vercellese, le valli di lanzo e di susa, il Canavese e il pinerolese, risultano tra le zone maggiormente colpite, con diversi eventi che hanno interessato la viabilità lungo l’asse della strada statale, provocando interruzioni e situazioni di pericolo per la circolazione. Le intense precipitazioni hanno causato l’esondazione di rii secondari e il distacco di masse nevose, che in alcuni casi hanno raggiunto la carreggiata o infrastrutture sensibili, aggravando le condizioni di sicurezza. Si segnalano inoltre evacuazioni in alcuni comuni del territorio e interruzioni dei collegamenti viari e ferroviari, con conseguenti disagi per la popolazione residente.
In provincia di Vercelli si segnalano evacuazioni e gravi dissesti idrogeologici, con eventi
franosi che hanno interessato aree abitate, determinando situazioni di pericolo elevato.
In provincia di Torino si registrano fenomeni franosi e allagamenti che hanno compromesso la viabilità locale, intercomunale e provinciale, causando condizioni di parziale isolamento per alcuni centri abitati (Ivrea, Rubiana, Villardora, Cafasse), nonché disservizi alle reti di pubblica utilità (acquedotti e fognature). L’esondazione della Dora Baltea ha inoltre provocato allagamenti diffusi e gravi ripercussioni sulla rete autostradale e ferroviaria. Si segnalano evacuazioni anche in aree industriali.
In provincia di Biella si rilevano danni strutturali a infrastrutture viarie strategiche, con
conseguente interruzione dei collegamenti e isolamento di alcune aree.

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