Bracco contro Chiera, lui: «Opero per il bene del paese»
Lo accusa di lavorare con Rozzino

Le recenti dichiarazioni del consigliere di minoranza Alessandro Chiera, che ha pubblicamente invitato la capogruppo d'opposizione Marinella Bracco (nella foto con Martina Gavazza e Chiera) a rassegnare le dimissioni a causa delle sue assenze in Consiglio comunale a Torrazza Piemonte, hanno scatenato una dura replica da parte della diretta interessata. Bracco non ha esitato a definire «una barzelletta». «Che per il primo cittadino io sia una presenza scomoda non è certo una novità visto i trascorsi. Ma che lo fossi anche per il collega oppositore di minoranza è davvero una barzelletta».
Bracco contro Chiera
Bracco ha proseguito il suo intervento con toni polemici, puntando il dito contro l'operato dell'amministrazione e, in particolare, sull'inazione del consigliere Chiera rispetto a questioni cruciali per la comunità. «Chiera invece di lamentare che ad un anno dalle elezioni il programma elettorale non ha avuto ancora alcun seguito (asfaltatura di tutte le strade piene di buche, acquisizione del terreno dalla Curia Vescovile per la nuova scuola media) si è alleato col sindaco per criticarmi. Chiera si allea col sindaco per distogliere l’attenzione da temi importanti come la viabilità e la sicurezza stradale, il destino della scuola di Borgoregio, la cantierizzazione delle aree per la deponia di smarino. Su questi temi Chiera non è pervenuto e non giustificato. Ci domandiamo dove sia il link per rivedere le sedute del consiglio comunale riprese a cura dello stesso Chiera e dalla consigliera Gavazza. Forse hanno paura di rendere palese e pubblica la loro inazione?».
«Io il mio dovere lo sto compiendo: attendo la risposta a ben tre interrogazioni, una anche da lungo tempo. Forse Chiera potrebbe intercedere presso il sindaco visto il suo palese cambio di casacca da oppositore a membro della maggioranza, per sollecitare le risposte doverose - prosegue Bracco - Non possiamo notare che la compagine maggioritaria ad appena un anno dalla elezione, presenti crepe profonde nella coesione dei suoi membri, immediatamente puntellate da quelli che si sono presentati agli elettori come forza di cambiamento».
«Opero per il bene del paese»
Non si fa attendere la replica di Chiera.
«Innanzitutto, scopro ora che, a suo dire e secondo quanto si vociferava, avrebbe dovuto esserci una minoranza unita. - tuona Chiera - Non capisco proprio su quali basi si fondi questa idea, dato che rappresentiamo due liste civiche distinte e, soprattutto, non abbiamo mai avuto rapporti cordiali, fin dalla campagna elettorale. Anzi, durante quel periodo, la sua strategia è stata quella di attaccare principalmente noi, concentrandosi in modo particolare sul nostro candidato, Gavazza. L'unico argomento che utilizzava era invitarla a non occuparsi del Comune e a continuare il suo lavoro di infermiera, vista la carenza di personale sanitario. Se questo era il suo modo di intendere l'unità, fatico a comprenderlo. Inoltre, durante una delle prime votazioni in Consiglio, in cui si doveva eleggere un membro della minoranza, Bracco ha pensato bene di votare scheda bianca, senza nemmeno consultare me o Gavazza su chi avremmo voluto sostenere per mantenere una certa coesione. Quindi, apprendere ora che lei riteneva necessaria un'unità della minoranza mi lascia perplesso, considerando il suo atteggiamento. Passando al merito delle questioni, la mia precedente osservazione era una constatazione della sua scarsa presenza in Consiglio, il che, a mio avviso, evidenzia una mancanza di reale interesse nel collaborare come minoranza. Riguardo poi alle interrogazioni che lei propone, in particolare quella sull'asfalto, se avesse preso visione del Documento Unico di Programmazione, avrebbe notato che sono previsti 3 milioni di euro di compensazioni per lo smarino. Inoltre, all'ufficio tecnico è disponibile il progetto, che può piacere o meno, ma è ormai definitivo e non possiamo modificarlo. Questo progetto riguarda l'intera riqualificazione della viabilità della zona Torrazza-Centro, che si estende dal comune fino quasi a via Traversa Mazzini. Presentare un'interrogazione sulla mancanza di asfalto quando è già programmato un intervento per il prossimo anno, mi avrebbe esposto solo al ridicolo di fronte al sindaco e alla maggioranza. Sarebbe come interrogare su qualcosa che è già in programma.
Il nostro obiettivo è quello di contribuire, per quanto possibile, al miglioramento del Comune. Essendo in minoranza e non avendo la possibilità di incidere a livello di proposte, dato che il sindaco può procedere con la sua maggioranza, cercherò di dare il mio contributo per ottenere risultati concreti per il paese. Credo che in una realtà piccola come la nostra, fare opposizione solo per criticare non porti a nulla di costruttivo. In questo, sicuramente non sarò allineato con Bracco, le cui intenzioni sembrano essere solo quelle di contrastare senza presentare proposte concrete. Questo è il suo modo di pensare, io ho il mio e ne rimango convinto. Questa sua presunta vicinanza al sindaco era già emersa in campagna elettorale, ma da come si sono svolti gli eventi e da come è stata composta la sua lista, ho l'impressione che sia stata creata più per ostacolarci che per ambire alla vittoria, e il modo in cui ha condotto la campagna elettorale, attaccando ripetutamente solo il nostro candidato, lo conferma».