«Liceo, una doppia sconfitta»
Claudia Buo, di LiberaMente, interviene sulla bocciatura del progetto

Sul tema della bocciatura, da parte dell’Inail, del progetto per il nuovo liceo musicale «Newton» di via Mazzè, ad intervenire è Claudia Buo, di LiberaMente.
«Liceo, una doppia sconfitta»
«Da sempre - spiega Buo - gli istituti superiori hanno qualificato Chivasso: migliaia di studenti, negli anni, sono arrivati qui dai comuni vicini per studiare, migliorarsi, costruire il proprio futuro. Anche grazie a questo, Chivasso è diventata un punto di riferimento per il territorio.
Oggi, questa brillante amministrazione ha avuto la straordinaria capacità — o meglio, l’incapacità — di gettare alle ortiche una grandissima opportunità di crescita. Un’opera strategica da 20 milioni di euro, interamente finanziata e fondamentale per il futuro della città, è finita nel nulla perché non è stata presentata nemmeno una riga di progetto. Nonostante fosse stata concessa una proroga di un anno per cercare di salvare il procedimento, neppure così i nostri amministratori sono riusciti a fare nulla.
E sentire chi afferma che, dopotutto, il nuovo liceo sarebbe inutile nel contesto del calo demografico, e che sarebbe invece più opportuno riqualificare l’esistente, è la prova di quanto sia pericoloso per la nostra città accontentarsi della decrescita. Perché la crescita e il progresso, economico e culturale, si coltivano investendo sull’istruzione e guardando al futuro, non vivendo della conservazione di posizioni consolidate, con l’unico orizzonte delle prossime elezioni.
Oltretutto, nuovo liceo e riqualificazione non sono affatto alternativi, ma sarebbe auspicabile promuoverli entrambi, perché le nostre scuole sono ferme - nel migliore dei casi - agli Anni ’80: edifici vecchi, inefficienti, dispendiosi d’inverno e soffocanti d’estate. In ogni caso c’è da osservare come Chivasso, oltre ad aver perso il nuovo liceo, non ha alcun progetto serio di riqualificazione delle strutture esistenti. Una doppia sconfitta.
Ottenere la costruzione di un nuovo liceo sarebbe stato il segnale di una città viva, capace di costruire futuro e attrarre risorse, capace di progettare attivamente il proprio sviluppo, non solo di recitare slogan. Un segnale di incoraggiamento e speranza.
Invece, da questa amministrazione emergono solo segnali di abbandono. Il programma elettorale della maggioranza parlava di “monitoraggio attivo” del progetto: la realtà racconta, ancora una volta, di totale passività e sudditanza nei confronti di enti e istituzioni superiori. Un copione che si ripete: debolezza con i forti e forza con i deboli.
Tutto questo accade mentre l’assessore ai lavori pubblici si dedica alla coltivazione della propria immagine sui social e quello all’istruzione si concentra esclusivamente sulla propria campagna elettorale. A Chivasso, social ed ipocrisia sono ormai diventati modalità di sopravvivenza politica.
È evidente come ormai i racconti trionfali del sindaco Castello si stiano sgretolando giorno dopo giorno contro la realtà delle cose. Il problema non è solo l’atteggiamento: è la totale assenza di risultati concreti per la città, la totale mancanza di obiettivi reali al di fuori della propria immagine. Oggi raccogliamo i frutti amari di questa irrilevanza politica: il nulla assoluto, se non vuoti slogan. Basta guardare al recente disastro della commemorazione del 25 Aprile per rendersi conto del cortocircuito della situazione. Questa amministrazione, come dimostrato anche sulla stazione ferroviaria, sul dormitorio, sulla scuola Marsan e sull’estensione dissennata delle strisce blu nei viali, ha confermato ancora una volta tutta la sua inconsistenza».