Tari e parcheggi blu: l’Ascom va all’attacco della Giunta
Il presidente Carlo Nicosia: «Dispiace constatare che la maggioranza non dia ascolto a nessuno dei nostri appelli»

Mentre sulle chat i commercianti chivassesi si preparano alla battaglia, pronti a scendere in piazza con i sacchi neri o a «non pagare» la TARI, una nota ufficiale sull’aumento delle tariffe varato nell’ultimo Consiglio Comunale arriva da Carlo Nicosia, presidente dell’Ascom cittadina.
E considerando che Nicosia è uno che vede il bicchiere sempre «mezzo pieno», questo vuol dire che la misura è stata considerata (da tutti) davvero colma.
Tari e parcheggi blu: l’Ascom va all’attacco della Giunta
«Come Ascom Confcommercio - afferma Nicosia - siamo partner del Comune nel Distretto Urbano del Commercio, valorizziamo ogni occasione di collaborazione ma non possiamo vedere beatamente ignorate le nostre istanze e non essere mai consultati preventivamente: chiederemo un appuntamento al più presto con il sindaco perché le imprese di Chivasso meritano un’attenzione diversa!
Le tariffe Tari 2025 per le attività produttive e commerciali (utenze non domestiche) approvate con un aumento dell’11,8% sono un gravame insostenibile, ed evidenziano la scarsa attenzione di questa Amministrazione per le imprese.
Dispiace constatare che la maggioranza del sindaco Claudio Castello non dia ascolto a nessuno dei nostri appelli per un sostegno al commercio che sta vivendo, a livello nazionale ed anche locale, momenti difficilissimi.
Sono rimaste lettera morta le richieste di modifica al regolamento Tari (quello che arriva a chiudere le attività che non riescono a rispettare i termini di pagamento), le nostre lamentele per la riduzione nel DUP 2025 dello stanziamento per il commercio e per la promozione del territorio e, poche settimane fa, anche le perplessità sul regolamento dei contributi che rende estremamente complessa per la nostra associazione l’organizzazione degli eventi di vivacizzazione e promozione del commercio locale.
Dalla discussione è emerso che il parametro 60% utenze domestiche e 40% non domestiche è una ripartizione convenzionale ferma da anni: questo determina che, al ridursi del numero delle imprese, la quota del 40% viene a gravare maggiormente su quelle rimaste.
Allo stesso modo, per le varie categorie di utenze non domestiche, l’incremento è superiore a quello del PEF a seguito dell’uscita totale/parziale dal servizio pubblico di grandi utenti, e questo senza che il costo del servizio sia stato in alcun modo rivisto. Ma quando non ci saranno più “piccoli commercianti” a coprire i costi, da chi verranno coperti?
Un altro ostacolo al nostro settore deriva dall’attivazione da lunedì 5 maggio, della zona blu su viale Vittorio Veneto, provvedimento di Giunta approvato con una delibera che nelle premesse lo descrive come un grande giovamento al commercio, ma - emanato senza la necessaria consultazione preventiva delle associazioni di categoria - diventa un sostanziale regalo ai residenti in zona che occuperanno (con meno di 13 euro al mese) i viali.
A riguardo è stato sconfortante vedere che nel Consiglio Comunale del 28 aprile, si sia votato una proroga a dopo mezzanotte dei lavori per due delibere utili ai Comuni di Moncucco e di Montanaro ma la maggioranza abbia respinto la richiesta di proseguire per affrontare le mozioni sui parcheggi».
A questo punto non resta che attendere le prossime mosse dei commercianti, con la consapevolezza che, questa volta, difficilmente la faranno «passare liscia» agli inquilini di Palazzo Santa Chiara.