ECONOMIA

Esuberi nel magazzino Conbipel

Preoccupati per i posti di lavoro i sindacati, mercoledì scorso, hanno richiesto un incontro in Prefettura

Esuberi nel magazzino Conbipel
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Prime complicazioni nel futuro di Conbipel anche se lo scorso mese di aprile si è aperto un importante nuovo capitolo per questa azienda con il gruppo Arcadia Fashion.

Esuberi nel magazzino Conbipel

Infatti, in seguito al trasferimento del ramo d’azienda, la proprietà della storica azienda di abbigliamento è passata appunto dal primo aprile dalla BTX Italian Retail and Brand SpA, che l’aveva acquisita nel 2022, alla società Arcadia Fashion, di nuova costituzione (composta da due aziende italiane guidate dalla Euroseta di Como), con il supporto di Invitalia, intenzionata a rilanciare il marchio dopo la crisi degli ultimi anni.
Intanto, il magazzino di Cocconato, nel novembre 2023, è diventato di proprietà del gruppo DHL, con l’obiettivo di gestire la logistica del marchio di abbigliamento ma anche, grazie agli investimenti effettuati, di diventare un centro di riferimento per il Nord Ovest.
Con i suoi 54 dipendenti, invece, ora si trova in una situazione di stallo, in quanto non è ancora stato concluso il contratto con Arcadia Fashion.

Le preoccupazioni dei sindacati

Preoccupati per i posti di lavoro a rischio i sindacati rappresentati in azienda, ovvero Cgil e Uil, che hanno chiesto per questo motivo un incontro in Prefettura, svoltosi mercoledì 7 maggio.
Presenti il vice prefetto vicario Roberta Di Silvestro e i rappresentanti di Filcams e FilT Cgil (rispettivamente Laura Pepé Sciarria e Francesco Imburgia) insieme ai colleghi di Uiltucs e Uil Trasporti (nell’ordine Francesco Di Martino e Gerardo Migliaccio).
Assenti le controparti (DHL e Arcadia Fashion) in quanto la Prefettura ha preferito ascoltare i rappresentanti dei lavoratori prima di convocare la parte datoriale nel prossimo incontro.

«Arcadia Fashion - spiega Di Martino - attualmente affitta la sede di Cocconato e non ha mai nascosto la possibilità, in futuro, di trasferirsi altrove, a Milano o Torino. DHL, da parte sua, da nemmeno due anni ha acquistato il magazzino, investendo per potenziarlo.
Ma se il contratto con Arcadia Fashion non si rinnova, cosa succederà? Come abbiamo sempre detto in passato, la decisione di effettuare la cosiddetta “operazione spezzatino”, dividendo le diverse componenti del “mondo Conbipel”, era errata, in quanto favorisce il trasferimento della sede».

Attualmente Arcadia Fashion ha optato per utilizzare il vecchio magazzino non automatizzato.

«E’ una decisione temporanea - continua il sindacalista - che non può essere sostenuta nel tempo. Nel frattempo 24 dipendenti del magazzino DHL stanno svolgendo trasferte a Novara e nel Milanese per lavorare in altri magazzini del gruppo, considerando che a Cocconato l’attività è decisamente ridotta.
Ma di sicuro l’azienda non potrà sostenere a lungo tali costi».

Incontro in Prefettura

A sottolineare il fatto che il problema occupazionale riguarda tutti i 54 addetti di Cocconato è Francesco Imburgia. «Attualmente è stato messo in atto un piano di ferie e permessi, oltre all’attivazione di trasferte per 24 dipendenti.
Sembrava che l’accordo potesse concretizzarsi dal 2 maggio, ma ciò non è avvenuto, nonostante il magazzino abbia potenzialità immense.
Sul tavolo, quindi, ci sono 30 esuberi iniziali, con altri 24 posti che seguiranno a ruota.
Ribadiamo, quindi, che sono a rischio tutti i 54 posti di lavoro. Ora l’impegno è quello di interfacciarsi con il Ministero e di convocare le parti nel corso del prossimo incontro in Prefettura».

Intanto nella sede di Cocconato i 117 dipendenti stanno svolgendo, come previsto, la cassa integrazione, pari a circa il 40% dell’orario di lavoro.
La nuova società è impegnata nel restyling dei punti vendita e nel rinnovo della linea moda.

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