Il Comune può abbattere il vecchio edificio del parco
L’Amministrazione ha espresso la sua grande soddisfazione

25Ottime notizie giungono da Torino per Saluggia. Il Tribunale Amministrativo Regionale del Piemonte ha dato pienamente ragione al Comune, accogliendo il ricorso presentato dall'amministrazione e annullando il vincolo culturale imposto sull'immobile di via Vittorio Lusani 63, l’edificio che sorge nel parco giochi voluto dall’Amministrazione Barberis e realizzato, nonchè inaugurata, dal sindaco Libero Farinelli nell’area da tutti conosciuta come «Gallo Pedrantoni».
Il Comune può abbattere il vecchio edificio del parco
La sentenza 577/2025 segna una vittoria importante per il paese, aprendo finalmente la strada alla realizzazione di un progetto tanto atteso: un nuovo parco urbano.
La vicenda aveva avuto inizio con la decisione della Commissione Regionale per il Patrimonio Culturale, su proposta della Soprintendenza, di tutelare l'edificio come bene storico-architettonico. Una scelta che aveva immediatamente sollevato le perplessità del Comune, come si legge nella nota dell'Amministrazione: «Secondo il Comune, l’immobile non si trova nel centro storico e versa da tempo in condizioni di degrado, con la presenza di amianto nelle coperture; condizioni che non giustificavano l’apposizione del vincolo. Le perizie tecniche presentate mettevano in luce una situazione critica dal punto di vista strutturale e ambientale».
L'intervento del Tar
Il Tar ha evidentemente condiviso questa analisi, come si evince dalla sentenza che sottolinea gravi lacune nel procedimento che aveva portato all'imposizione del vincolo. In particolare, il giudice ha evidenziato una valutazione poco realistica da parte della Soprintendenza e, aspetto cruciale, l'assenza di un adeguato confronto con il Comune. Secondo il Tribunale, l'amministrazione avrebbe dovuto essere coinvolta in modo più trasparente nel processo decisionale, una mancanza che ha inficiato la validità del vincolo stesso.
La pronuncia del TAR rappresenta una svolta significativa per Saluggia. Come sottolinea il Comune, «Con questa pronuncia, si apre finalmente la strada per portare a termine il progetto del parco urbano. Il Comune potrà avviare la demolizione dei fabbricati accessori e dare inizio alla bonifica dell’area, passo fondamentale per la riqualificazione della zona compresa tra via General Demaria e via Lusani. Fino a oggi, lo spazio era bloccato proprio dalla presenza del vincolo».
La soddisfazione per l'esito del giudizio è palpabile nelle parole del Sindaco e dell'Amministrazione comunale, che hanno espresso il loro compiacimento definendolo «un riconoscimento del lavoro svolto e un importante via libera per un intervento strategico, pensato per migliorare la qualità urbana e ambientale del paese».
Un progetto che ora potrà finalmente concretizzarsi, portando benefici tangibili alla vita dei cittadini di Saluggia.
L'ulteriore condanna
Un ulteriore elemento positivo per il Comune è rappresentato dalla decisione del Tar di condannare il Ministero della Cultura e la Soprintendenza al rimborso delle spese legali. Una conclusione che rafforza ulteriormente la posizione dell'amministrazione saluggese in questa vicenda. Con il vincolo ormai annullato, Saluggia guarda al futuro con rinnovato ottimismo, pronta a trasformare un'area degradata in un nuovo polmone verde per la comunità.