Colpo di scena (o no?): il Pastore assegnato al La Chivasso di Giraulo
Sul tavolo un progetto da 850 mila euro da ammortizzare in 15 anni: tra i lavori, ascensori e una palestra. Ma chi paga?

Com’era facilmente prevedibile, il campo sportivo «Ettore Pastore» è stato affidato per 15 anni all’Urs La Chivasso di Eugenio Giraulo e Massimo Corcione, segretario cittadino di quel Partito Democratico che ad oggi rappresenta «l’azionista di maggioranza» della Giunta guidata dal sindaco Claudio Castello.
Il Pastore assegnato al La Chivasso di Giraulo
Se da una parte gli uffici di Palazzo Santa Chiara il 5 maggio avevano sostanzialmente risposto picche ad una manifestazione d’interessa datata 8 aprile («L’attuale concessione scadrà il 15 giugno e ad oggi non sono stati adottati ulteriori atti in merito alla destinazione ad uso dell’impianto») presentata dal Chivasso Calcio di Emmanuele Serlenga, oggi in esilio a Rondissone, dall’altra la squadra di governo cittadina ha deliberato, lo scorso 15 maggio, di fare propria la proposta di rigenerazione e gestione presentata (guarda caso il 5 maggio) da Giraulo e compagni.
Un progetto sicuramente ambizioso, anche perché sul tavolo (a leggere le carte) ci sono la bellezza di 850 mila euro.
La delibera
«Il progetto - si legge nella delibera - contempla la riqualificazione della struttura partendo da un’attenta analisi e valutazione della situazione di fatto, mediante interventi sulle infrastrutture (ristrutturazione degli spogliatoi, costruzione di palestra, installazione di ascensori per disabili), e alcuni interventi di riqualificazione energetica, (pannelli solari per l’autosufficienza energetica), nonché la realizzazione di migliorie tecnologiche mediante l’installazione di un impianto di videosorveglianza e Wi-Fi gratuito per il pubblico, per un investimento complessivo di 170 mila 128,92 per lavori e di 679 mila 10 euro quali costi complessivi per gli interventi di riqualificazione ammodernamento e rigenerazione della struttura, a fronte di una concessione della durata di 15 anni, necessari per il recupero degli investimenti effettuati».
Resta il dubbio su chi metterà sul tavolo i 679 mila euro: i «privati» o il Comune? In questo secondo caso, le polemiche non mancheranno di sicuro.
E ancora, «La proposta presentata prevede un impegno da parte della Asd a consolidare e ampliare la propria attività sportiva giovanile, l'accoglienza di minori con disabilità o fragilità sociale nonché l'aggregazione di varie fasce sociali e anagrafiche (patto intergenerazionale)».
Le parole della Giunta
Secondo la Giunta, il progetto presentato dal La Chivasso «Non prevede alcuna spesa a carico dell’Ente, riguarda un impianto attualmente caratterizzato da criticità e limiti strutturali che ne limitano e condizionano l’uso sicuro e la fruibilità, e consentirà, a regime, di conseguire i seguenti obiettivi: la riqualificazione urbana grazie alla valorizzazione di un’area sottoutilizzata; la socialità: con la creazione di un punto di aggregazione per giovani, scuole, famiglie e associazioni; il rilancio del patrimonio pubblico e culturale con la realizzazione di una location atta ad ospitare eventi e tornei di carattere sovracomunale; innovazione e sostenibilità ambientale con la realizzazione di impianti di autoproduzione energetica e videosorveglianza».
I benefici attesi sono di carattere: sportivo, con un aumento del 40% delle ore di utilizzo annuo rispetto a quello attuale; economico: riduzione dei costi di manutenzione grazie all’utilizzo di materiali durevoli; sociale grazie al considerevole aumento previsto del gli utenti. L’URS La Chivasso, prima della sottoscrizione della convenzione, «dovrà rilasciare fidejussione o deposito cauzionale nella misura del dieci per cento dell’importo dell’intervento previsto a progetto, a garanzia della sua realizzazione».
Il Chivasso Calcio
Sarà davvero la volta buona? Intanto, com’era altrettanto facilmente prevedibile, il Chivasso Calcio sta valutando un ricorso al TAR.
«Riteniamo questo affidamento diretto - fanno sapere dalla società - non conforme ai canoni previsti dalla legge per questo tipo di procedure, tanto più che anche noi abbiamo presentato una manifestazione di interesse per la concessione del Campo Pastore già lo scorso 4 aprile. Rispondendo ad essa non più tardi del 5 maggio, ossia proprio il giorno in cui sarebbe arrivata l’offerta dell’altra società, il Comune di Chivasso nella persona della dirigente dei Servizi Amministrativi Roberta Colavitto, ci aveva risposto che ancora nessuna decisione era stata assunta tanto che noi il giorno successivo avevamo reiterato la nostra manifestazione di interesse. Ciò suona ancora più incomprensibile dal momento che gli anni scorsi il Comune ha sempre scelto di affidarsi al bando e non si vede cosa sia cambiato quest’anno rispetto agli scorsi. Siamo memori oltretutto dell’esclusione dello scorso anno dal bando per mezzo punto e di alcune anomalie del bando successivo come la diminuzione di punteggio per società che già disponessero di altri campi, come se fosse un difetto e non un sintomo di solidità. Ci riserviamo pertanto tutte le opportune iniziative a nostra tutela, in tutte le sedi anche giudiziali».
Nello specifico, martedì 20 maggio è stata protocollata una diffida all’amministrazione comunale «A procedere a ulteriori atti esecutivi in relazione alla delibera di Giunta comunale del 15 maggio 2025, con la quale è stata assegnata direttamente l’area sportiva “Ettore Pastore” alla società attualmente utilizzatrice, senza alcuna pubblicazione di avviso pubblico o avvio di procedura comparativa.
Tale decisione è in evidente contrasto con i principi di legalità, imparzialità, trasparenza e parità di trattamento previsti dall’art. 97 della Costituzione Italiana; dagli artt. 4 e ss. del D.Lgs. 36/2023 (Codice dei Contratti Pubblici); dalla Legge 241/1990; dalle linee guida ANAC in materia di affidamento di beni pubblici e impianti sportivi».
Inutile dire che la storia non finisca qui...
Ne vedremo delle belle. Pagheranno i cittadini onesti a cui aumenteranno qualche altra tassa