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Il giorno del giudizio: in Consiglio la frattura tra politica e commercio

Bocciate tutte le proposte su TARI e parcheggi blu, la Polizia Locale schierata tra pubblico e amministratori. Per Carlo Nicosia, presidente dell’Ascom, «Quello che è successo è scandaloso»

Il giorno del giudizio: in Consiglio la frattura tra politica e commercio
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«Scandaloso, quel che è successo è scandaloso». Descrivere in poche righe il Consiglio Comunale del 19 maggio non è facile.

In Consiglio la frattura tra politica e commercio

Il punto di partenza è lo scontro, frontale e baionetta tra i denti, tra maggioranza e commercianti. I temi principali sono due, aumento della TARI e parcheggi a pagamento in viale Vittorio Veneto (perché nessuno sa ancora che si sta valutando il prolungamento su viale Matteotti, anche questo «Richiesto dagli operatori commerciali» a cui è stata commissionata una raccolta firme preventiva - sic), riassumibili nelle tre mozioni presentate dall’opposizione: Nuovi parcheggi a pagamento; Revoca dell’estensione della sosta a pagamento in viale Vittorio Veneto e mantenimento dell’attuale regolamentazione a disco orario; Ri-approvazione del PEF TARI 2025 con applicazione di avanzo libero per annullare l’incremento tariffario - verifica e adeguamento del contratto di servizio con SETA - riallineamento del riparto costi tra utenze domestiche e non domestiche - abrogazione della sospensione o revoca delle licenze per morosità TARI.

Immaginiamo che per il sindaco Claudio Castello, come per il presidente del Consiglio Comunale Alfonso Perfetto, non sia stato facile vedere la sala piena: decine e decine di commercianti, volti noti e notissimi (molti quelli che collaborano con il Comune) che armati di sacchi neri (fatti deporre all’ingresso) avrebbero voluto sentire almeno un messaggio di vicinanza, di interessamento, di sensibilità verso le richieste di una categoria che non se la passa proprio benissimo. La crisi c’è, e si fa sentire.
Parlare di discussione, su quelle mozioni, è fin esagerato: sono state lette dai proponenti, e dalla maggioranza si sono alzate solo bocciature a suon di possibili rischi legali. Non il vecchio «Ce lo chiede l’Europa», ma quasi.

Le parole di Casalino

La patata bollente, tra lo stupore dei presenti che avrebbero preferito, parole «politiche» e non «tecniche», è andata a Chiara Casalino, che da assessore non ha potuto far altro che spiegare da manuale perché, ad esempio, non si può utilizzare l’avanzo per abbassare la TARI. Questo fanno i tecnici, e Casalino lo ha fatto bene, ma i politici, sempre ad esempio, avrebbero potuto mettere sul tavolo altre proposte (non rinviate al mese di poi), o anche solo non rispondere ai brusii con un «Faccio sgomberare l’aula» (Perfetto dixit, provocando l’alzata e l’uscita di scena dei commercianti) o con gli sbertucciamenti di Stefano Mazzer, capogruppo del PD (che nel curriculum politico ha l’essere genero di Filippo Novello, da cui ha ereditato i voti della numerosa comunità lucana) che in favore di telecamera (subito spostata verso altre inquadrature) ha replicato scimmiottando alle grida «Vergogna» che si levavano dal pubblico. «Spettacolo indegno - il commento più soft - fortunatamente è stato tutto registrato».

L'intervento di Nicosia

Per Carlo Nicosia, presidente dell’Ascom di Chivasso, «Quanto successo è semplicemente scandaloso. Scandaloso che non abbiano fatto un passo per venirci incontro, scandaloso che non abbiano dimostrato vicinanza alle nostre istanze. Continuano a seguire la tesi del perseguire l’evasione, quando al massimo si parla di morosità, con sanzioni che non sono proporzionali: così è dare l’ergastolo a chi ruba una mela.
Quando fanno azioni punitive del genere, la sospensione della licenza per morosità superiori ai 500 euro, è perché sanno che sui conti di quei commercianti non troverebbero un euro da pignorare. E aggiungo: se un’azienda chiude, non pagherà mai.
Scandaloso che tra “noi” e “loro” abbiano schierato la Polizia Locale, come se fossimo quelli di un centro sociale, scandaloso che da parte del sindaco non sia stata pronunciata una parola di cuore. Meglio leggere comunicati scritti da altri. Scandalosi gli interventi di alcuni consiglieri, che si sono messi a sbertucciare i commercianti: questo è quello che pensano di noi.
Non ci aspettavamo certo che approvassero le mozioni dell’opposizione, ma almeno non leggere un comunicato come avrebbe potuto fare (magari meglio) un bambino di terza elementare.
A anche il discorso dei viali: questa mattina (martedì, ndr) c’erano gli addetti GestoPark che facevano i controlli: sei le macchine parcheggiate, tutte con abbonamento.
Quanto successo lunedì ha incrinato fortemente i nostri rapporti con l’amministrazione: continueremo a collaborare con i progetti comuni, per evitare un autogol, ma un comportamento così ostile verso persone che incontrano tutti i giorni non è accettabile. A Perfetto ha dato fastidio vedere la sala piena: urlare “Faccio sgombrare l’aula” per un brusio causato dal discorso provocatorio del capogruppo del PD? E ancora, dire “Non siamo al Foro Boario”? Per lui cosa siamo, animali?».

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