Un mese dall’alluvione, «Attendiamo lo stato di calamità»
Lauriano è stato danneggiato duramente dalla colata di acqua e fango del 17 aprile

«Attendiamo ora con urgenza la dichiarazione dello stato di Calamità da parte del Governo, che noi piccoli Comuni insieme alla Regione Piemonte chiediamo con forza e urgenza al fine di poter contare sui ristori che tutti auspichiamo».
Un mese dall’alluvione, «Attendiamo lo stato di calamità»
Mara Baccolla, sindaco di Lauriano (uno dei Comuni più duramente colpiti dalla colata di acqua e fango dello scorso 17 aprile), ha riassunto in una lunga lettera quanto è stato fatto in questo mese e quanto c’è ancora da fare.
«Rinnoviamo un sentito ringraziamento - scrive Baccolla - a tutti coloro che si sono adoperati nella fase della prima emergenza e nei giorni successivi. Siamo stati protagonisti di uno slancio di generosità senza pari, dove istituzioni, volontari e cittadini si sono spesi senza risparmiarsi, fatto che fa onore alla nostra Comunità.
Nella fase di somma urgenza, chiusa in queste ore, il Comune ha disposto numerose ordinanze che riguardano: La gestione dei rifiuti, individuando le aree di stoccaggio e lo smaltimento a cura di SETA. La misura del tragico impatto è data dai numeri: solo a Lauriano sono stati raccolti più di 50 camion di rifiuti alluvionali pari a 264 Ton e circa 90 mila euro di spesa; piccole opere già eseguite per circa 50 mila euro: interventi di rimozione fango con pale meccaniche e con mezzi di spurgo per il ripristino di strade, fognature, condotte e tombini, ripristino della strada di accesso alla scuola dell’infanzia, rimozione di una frana in località Micela nelle prime ore dell’emergenza e rimozione di una seconda in località Vigna, posizionamento di barriere di protezione temporanee ma fisse sui ponti di competenza comunale sul Rio Abramo. Ci siamo fatti parte attiva con Città Metropolitana perché svolga interventi analoghi sul ponte di P.zza Risorgimento dove intanto è ripartito il cantiere. Città metropolitana ci ha anche assicurato che entro la fine di questa settimana (con la disponibilità dei mezzi che erano impegnatati nella rimozione della grande frana sulla SP 590 in località Baraccone) verrà rimossa la frana, di dimensioni limitate ma che costituisce un rischio per la viabilità, sulla SP 104 KM 1,8 (località Pian Cerreto). Abbiamo anche segnalato la situazione di dissesto delle Strade Provinciali che attraversano il paese, in primis SP 100 via Cappelletta».
Opere di somma urgenza
Passando alle opere di somma urgenza: messa in sicurezza delle sponde, disalveo e rimozione del materiale accumulato dal Rio Abramo e del Rio del Piano e del tratto del Canale Gazzelli (76 mila euro); messa in sicurezza del versante ubicato in cascina Micela (106 mila euro); messa in sicurezza dei ponti su Rio Abramo, della copertura del Rio del Piano e del ponte di accesso alla Scuola dell’infanzia (65 mila euro).
«Certamente - prosegue Baccolla - bisognerà anche individuare, con la consulenza tecnica e scientifica necessaria e l’indispensabile finanziamento statale e regionale, soluzioni di mitigazione (ad es. vasche di laminazione) per scongiurare eventi simili che tutti auspichiamo possano non accadere più ma che non possiamo nemmeno escludere a causa del cambiamento climatico e dalla estrema fragilità del nostro territorio collinare, purtroppo in stato di grave abbandono nei coltivi.
Ricordo che fino al Decreto di declaratoria di calamità naturale, i Comuni dovranno anticipare i lavori di ripristino di somma urgenza al settore pubblico con risorse proprie. E’ evidente che per piccoli Enti come il nostro far fronte anche solo alle opere di somma urgenza diventa gravosissimo».