La polemica

Ex Marsan, "La Giunta Castello naviga a vista"

Buona partecipazione all'incontro voluto da LiberaMente Democratici di Claudia Buo. Si è discusso sul futuro della struttura.

Ex Marsan, "La Giunta Castello naviga a vista"
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Buona partecipazione per l'incontro voluto da LiberaMente Democratici di Claudia Buo svolto lunedì sera sul tema della ex scuola materna Marsan.

Ex Marsan, "La Giunta Castello naviga a vista"

«L'argomento in questione è ormai tema principe delle discussioni in Consiglio da anni, senza che se ne venga mai a capo ma, al contrario, dominato ogni volta da documenti discordanti che altro non fanno se non far nascere domande sull'operato della Giunta», ha spiegato Claudia Buo, oggi consigliera di minoranza.

Ferita aperta dal 2017

«Era il 2017 quando all'inizio della sua legislatura il sindaco Claudio Castello annunciava la non sicurezza della scuola materna e la necessità di raderla al suolo dando vita a un qualcosa al servizio dei cittadini. Di fatto la scuola è stata operativa fino al 2019 quando i bambini sono stati spostati alla Dasso. Il Covid ha fatto il suo fermando ogni progetto.

Nel 2021, una volta entrata in minoranza, ho risollevato il tema della Marsan, si parlava di creare una casa di comunità e tante altre cose puntualmente bocciate per diverse ragioni tra le quali la futura collaborazione con il Politecnico di Torino che lì avrebbe riposto strutture e laboratori d'avanguardia: progetto dichiarato poi fallito nel 2024 prima ancora di vedere la luce.

A fine 2024 la Giunta ha deliberato il documento DOCFAP con la messa in evidenza della presenza di amianto e due prospettive possibili: la demolizione (per circa 400.000euro) o la messa in sicurezza (per oltre un milione di euro pubblici); nel documento è anche scritto come l'Amministrazione non avesse i soldi per fare né l'una né l'altra. Nel frattempo portiamo alla luce l'intenzione della Giunta, taciuta fino ad allora, di chiudere il dormitorio comunale e da qui inizia la parte più recente delle contraddizioni.

Un concittadino attivo e attento al quartiere chiede colloquio pubblico con l'assessore al Lavori Pubblici il quale afferma che il documento sopracitato è di fatto superato e che, dagli ultimi rilevamenti, sarebbero necessarie solo poche migliorie per riqualificare la struttura: tali rilevamenti furono chiesti nell'ottica di aprire un nuovo dormitorio. Ma come? Fino a pochi mesi prima c'erano fibre di amianto che richiedevano o la demolizione o oltre un milione di euro per riqualificare il tutto e ora la questione viene ribaltata a una spesa tutto sommato esigua? Le cose sono due: o si è tenuta chiusa per anni una struttura che poteva essere messa a disposizione dei cittadini, o si sta cercando una soluzione per non chiudere il dormitorio, ma i grandi dubbi sulla qualità della struttura rimangono».

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