Mugello "maledetto" per Pecco, fuori dal podio: "Ho dato tutto"
Se la Ducati ha comunque ottimi motivi per festeggiare, il finale del GP d'Italia non premia il pilota chivassese.

Se la Ducati ha comunque ottimi motivi per festeggiare, il finale del GP d'Italia è comunque amaro per il pilota chivassese Francesco "Pecco" Bagnaia, "solo" quarto dietro i fratelli Marquez e Fabio Di Giannantonio, che l'ha superato sul finale.
Mugello "maledetto" per Pecco: fuori dal podio sul finale
Al termine dei giri del circuito del Mugello, primo posto per Marc Márquez, compagno di squadra di Pecco in Ducati, seguito dal fratello Alex sulla Ducati della Gresini Racing e dall'altro ducatista Fabio Di Giannantonio.
Il commento di Pecco e Dall'Igna
Francesco Bagnaia (#63 Ducati Lenovo Team) “Oggi, davanti a questo pubblico meraviglioso, ho dato tutto. Quando ho provato a dettare il passo in testa alla corsa, sono quasi caduto all’ultima curva. Purtroppo, appena cala un po’ il grip all’anteriore mi manca il supporto e faccio più fatica. Devo stare a qualche decimo dal pilota davanti a me, per poi cercare di avvicinarmi e passarlo il più velocemente possibile, perché altrimenti rischio sempre la chiusura dell’anteriore. Devo accettare che la situazione è questa e continuare a lavorare con la squadra per trovare una soluzione, dando sempre il massimo, come sempre”.
Luigi Dall’Igna (Direttore Generale di Ducati Corse)
"Siamo molto felici di vedere la top 4 tutta Ducati qui al Mugello. È stata una gara spettacolare, soprattutto nei primi cinque-sei giri: un inizio incredibile che mi ha davvero messo alla prova dal punto di vista emotivo. Complimenti a Marc per questa grande vittoria, è dedicata a tutti i Ducatisti. È stato bello vedere Pecco davanti nelle fasi iniziali della gara: da parte nostra, continueremo a supportarlo al massimo affinché possa compiere lo step decisivo che gli manca”.
Una livrea ispirata al Rinascimento
L’eccellenza italiana fatta di arte e ingegno. Il Rinascimento e Firenze, Ducati e il Gran Premio d’Italia al Mugello: tutti simboli di eccellenza che si incontrano in un progetto unico. In occasione della gara di casa, Ducati ha portato in pista tutta la forza evocativa di questa connessione con una livrea speciale per le Desmosedici GP del Ducati Lenovo Team e i suoi piloti ufficiali.
Negli ultimi anni, il Gran Premio d’Italia al Mugello è diventato per Ducati uno dei palcoscenici per raccontare la propria identità attraverso progetti speciali. Nel 2024, l’Azzurro ha reso omaggio al colore delle Nazionali Italiane nello sport e nel 2025 la narrazione si evolve ancora, fondendo bellezza e ingegno in un omaggio a Firenze , culla del Rinascimento e simbolo del genio creativo italiano.
Un’epoca che rappresenta un modello senza tempo di eccellenza e creatività, capace ancora oggi di ispirare forme, idee e innovazione. Firenze ha ispirato personaggi illustri capaci di trasformare bellezza, sapere e arte in valori universali. Uno spirito che rivive oggi nel DNA di Ducati, emblema dell’eccellenza italiana dove tecnologia e bellezza si fondono in ogni sua moto.
Nato dalla collaborazione tra il designer Aldo Drudi e lo storico Marcello Simonetta, il progetto ha dato vita ad una livrea dal forte valore simbolico e culturale. L’ispirazione arriva da due figure emblematiche del Rinascimento italiano: da un lato Leonardo da Vinci, incarnazione del genio universale e dell’armonia tra arte e scienza, dall’altro Niccolò Machiavelli, il pensatore dal “lato oscuro”.
Ispirandosi al celebre disegno di Leonardo noto come il “Vecchio Condottiero”, Aldo Drudi ne ha reinterpretato l’immagine in chiave dinamica e contemporanea. Ha accentuato l’inclinazione del capo, trasformando il condottiero rinascimentale in un moderno cavaliere pronto a cavalcare il suo centauro “motorizzato”.
Da qui prende il via il racconto: Francesco Bagnaia (#63) e Marc Márquez (#93), due cavalieri moderni, in sella a uno dei simboli più prestigiosi del motorsport Made in Italy, pronti ad unire potenza e intelligenza in una sfida in pista. Le loro Desmosedici GP, che accolgono un leone e una volpe ispirati all’armatura del celebre condottiero di Leonardo da Vinci, rappresentano la perfetta sintesi tra forza e astuzia, proprio come insegna Machiavelli nell’opera “Il Principe”: per vincere servono sia la forza del leone che l’astuzia della volpe.
Un racconto che si sviluppa tra le meraviglie di Firenze. Nel Museo Stibbert, tempio del collezionismo rinascimentale, i piloti del Ducati Lenovo Team entrano vestiti da gentiluomini e si trasformano in cavalieri moderni. Circondati da armature che sembrano prendere vita, indossano elmo, corazza e guanti, reinterpretati in chiave contemporanea: casco, tuta e guanti da gara, ispirati ai motivi della livrea speciale.
Le Desmosedici GP conquistano con eleganza e rispetto la maestosità di Piazza della Signoria , confrontandosi con le straordinarie opere d’arte e architettura che le circondano, sotto l’ombra imponente del David di Michelangelo e la solenne facciata di Palazzo Vecchio. Un omaggio a secoli di arte e di storia tutta italiana, in un incontro dove la tecnologia moderna si fonde con la bellezza immortale di Firenze.
Con questa livrea speciale, Ducati porta in pista un dialogo visivo e narrativo tra passato e presente, tra arte e ingegneria, tra il genio del Rinascimento e l’ingegno contemporaneo di cui la Casa motociclistica è espressione. Un omaggio che dà forma alla visione rinascimentale: unire tecnica e bellezza per creare qualcosa di unico, capace di emozionare, ispirare e lasciare un segno - proprio come fa Ducati attraverso le sue moto.


