Il caso

Aumentano i costi della mensa: tariffe salve, per ora

Ferrero: "Al momento copriamo interamente la spesa con i fondi comunali per consentire l'avvio della gara".

Aumentano i costi della mensa: tariffe salve, per ora
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Mensa scolastica. È questo uno dei temi del Consiglio comunale che si è svolto a Crescentino nella serata di giovedì scorso. Ad illustrare la variazione di bilancio, la quarta, è stato proprio il sindaco Vittorio Ferrero.

Aumentano i costi della mensa: tariffe salve, per ora

«La variazione di bilancio tiene conto di una cifra importante per consentire l'avvio dell'appalto per la gestione della refezione scolastica nel prossimo triennio che porta ad un considerevole aumento del prezzo a base d'asta».
Ferrero ha fornito dettagli sulle stime e i costi. «Abbiamo una stima di 74 mila pasti annui, un leggero aumento rispetto al precedente appalto di 2 o 3 mila unità. A oggi il costo unitario per il Comune per ogni pasto è di 4,67 euro oltre l'Iva del 4%. La base d'asta sarà di 6,17 euro, quindi c'è 1,50 euro in più, che moltiplicato per 74 mila pasti fa 115 mila euro in più di spesa per il prossimo triennio e una parte meno considerevole per il periodo del quadrimestre che va dal mese di settembre fino al periodo natalizio del 2025».

Le ragioni dell'aumento

Il primo cittadino ha spiegato le ragioni dell'aumento: «Abbiamo cercato di contenere quanto possibile la costruzione della base d'asta, ma essendo un appalto a rilevante presenza di manodopera, è possibile comprimere solo entro una certa misura la creazione del prezzo unitario, perché poi ci sono alcune voci di costo come manodopera, costi di sicurezza, il costo dell'approvvigionamento materiale senza contare che un minimo di utile, l'attività economica deve avere. L'appalto attuale è stato bandito tra il 2018 e 2019, quindi siamo sostanzialmente dal punto di vista dell'economia un'era geologica fa, prima del Covid, prima della forte crisi inflazionistica del 2022-23. Noi l'abbiamo portato avanti fino a oggi utilizzando la proroga prevista di 3 più 2 oltre al periodo di sospensione dovuta al Covid che ha portato sostanzialmente un anno avanti, quindi abbiamo da un certo punto di vista goduto del buon prezzo, oggi difficilmente questo è possibile».

I costi per le famiglie

In merito alle tariffe per gli utenti, il sindaco ha chiarito la posizione dell'amministrazione. «Al momento copriamo interamente la spesa con i fondi comunali per consentire l'avvio della gara. Ogni ragionamento sull'adeguamento o meno delle tariffe a carico degli utenti sarà fatto successivamente alla gara, anche in relazione al ribasso che eventualmente le ditte presenteranno, per cui si valuterà quanto sarà effettivamente il ribasso per comprendere se è una misura sostenibile rispetto alle tariffe degli utenti. Quindi, l'idea principale è non modificare le tariffe a carico degli utenti, l'idea secondaria è modificarle il meno possibile, però questa valutazione in totale trasparenza deve essere fatta quando avremo anche l'effettiva conclusione della gara, quindi con la comprensione di quale è il ribasso d'asta. Al momento copriamo la spesa, lo facciamo, non dico fatica, ma utilizzando alcuni accantonamenti collaterali che avevamo già previsto nel bilancio di previsione».

Lavori al refettorio

«Per la spesa in conto capitale – ha spiegato il sindaco – andiamo a stanziare delle somme importanti tra cui un contributo dal Ministero dell'Istruzione attraverso uno scorrimento di un aggregatore del PNRR di 180 mila euro per l'ampliamento della mensa della scuola secondaria di primo grado “Caretto”. Dati i tempi molto stringenti di accettazione del contributo e delle opere, lo mettiamo già in questa variazione per poter avviare l’iter».

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