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Tra sicurezza stradale, incassi e videosorveglianza

Il gruppo di minoranza ha presentato tre interrogazioni che saranno discusse nella prossima seduta del Consiglio Comunale

Tra sicurezza stradale, incassi e videosorveglianza
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Tre interrogazioni sono state presentate e saranno argomentate nel prossimo consiglio comunale da parte del gruppo consiliare di opposizione «Per Brusasco e Marcorengo, Anna Marolo sindaco» composto da Anna Marolo, Carlo Giacometto e Daniele Testore.

Tra sicurezza stradale, incassi e videosorveglianza

Il primo quesito riguarda le tempistiche relative agli attraversamenti pedonali sulla SP 107 nel centro abitato di Brusasco visto che «Al termine di tali lavori, sono state tracciate unicamente le strisce longitudinali (di margine, di separazione delle carreggiate e linee di arresto trasversali), mentre gli otto attraversamenti pedonali presenti su questo tratto di strada sono stati completamente dimenticati e risultano ad oggi praticamente invisibili, quando non totalmente cancellati».

I Consiglieri comunali vogliono poi conoscere: i dati relativi agli incassi effettivi realizzati dal Comune di Brusasco per l'Imposta Comunale sulla Pubblicità e Diritto sulle Pubbliche Affissioni (ICP) e per il Canone di Occupazione del Suolo e delle Aree Pubbliche (COSAP), anno per anno, dal 2018 al 2024, secondo quanto previsto dal contratto di affidamento del servizio, fornendo altresì una ripartizione chiara per ciascun tributo e per ciascun anno; l'ammontare complessivo delle somme che i contribuenti hanno pagato alla Ditta ICA S.r.l. a titolo di commissioni, aggi o spese di riscossione, anno per anno, dal 2018 al 2024, in relazione ai servizi affidati sul territorio del Comune di Brusasco; la durata complessiva dell'affidamento conferito alla Ditta ICA S.r.l. con la Determinazione Dirigenziale n. 161 del 17/08/2017 e la data di scadenza dell’incarico. Inoltre, in caso di scadenza imminente, se sia prevista (o possibile) una proroga all’attuale affidatario, oppure se l'Amministrazione Comunale intenda procedere all'internalizzazione del servizio di accertamento e riscossione dell'Imposta Comunale sulla Pubblicità e Diritto sulle Pubbliche Affissioni e del Canone di Occupazione del Suolo e delle Aree Pubbliche, valutando l'efficacia e la sostenibilità economica di tale scelta per il bilancio del nostro Comune e in alternativa all'internalizzazione, qualora si ritenga di non procedere in tal senso, se l'Amministrazione intenda esperire una nuova procedura di gara per un nuovo affidamento esterno del servizio».

Ultimo, ma non meno importante quesito è quello relativo a: «la sicurezza e la videosorveglianza del nostro territorio continuano ad essere una chimera. Prima o poi anche Brusasco si metterà al livello dei Comuni limitrofi?». «Il 22 gennaio 2024 avevamo presentato un’interrogazione - si legge nel documento - riguardo la necessità di attivare la videosorveglianza. il 6 febbraio Brusasco deliberava l'adesione al "Patto per l'attuazione della sicurezza urbana" con la Prefettura di Torino, un requisito fondamentale per accedere a contributi ministeriali per l'installazione di sistemi di videosorveglianza. Il 19 marzo, il Sindaco rispondeva all'interrogazione del nostro gruppo consiliare, comunicando che, in seguito all'uscita del nuovo bando del Ministero dell’Interno, il Comune aveva presentato una richiesta di contributo , prevedendo un cofinanziamento del 10% del progetto originario con fondi propri. Il 13 giugno 2025 la Giunta comunale adottava l’“Attuazione della sicurezza urbana - Adesione al patto con la Prefettura Ufficio Territoriale del Governo di Torino”, con la quale si autorizzava a presentare una nuova richiesta di finanziamento per la realizzazione di sistemi di videosorveglianza urbana. quali azioni sono state intraprese per ripristinare la funzionalità delle telecamere esistenti che, a marzo 2024, risultavano non funzionanti: sono state effettuate le riparazioni necessarie? Chiediamo se nelle domande di contributo presentate al Ministero dell’Interno finora siano state valutate, congiuntamente alle Forze dell’Ordine, soluzioni progettuali rispondenti ad un’ottica sovracomunale, per evitare i "doppioni" con gli impianti dei Comuni confinanti; se siano state prese in considerazione ulteriori iniziative o investimenti, al di fuori dei bandi ministeriali».