ai domiciliari

Scappano dai Carabinieri su uno scooter senza targa: arrestati due minori

I militari li hanno intercettati a Lauriano, sulla 590: l’inseguimento si è concluso solo a Brozolo

Scappano dai Carabinieri su uno scooter senza targa: arrestati due minori
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Tutta l’estate agli arresti domiciliari nelle loro abitazioni di Lauriano. Questa la decisione presa dai Giudici del Tribunale per i minorenni di Torino che, la scorsa settimana, hanno valutato le accuse mosse dai Carabinieri della Stazione di Casalborgone, al comando dei Marescialli Pierpaolo Coniglio e Daniela Culeddu.

Scappano dai Carabinieri su uno scooter senza targa

Tutto ha avuto inizio a Lauriano, quando durante un normale servizio di pattuglia lungo la 590 della Valle Cerrina, nei pressi del caseificio «Pugliese - Conrado» i militari della Compagnia di Chivasso, coordinata dal Capitano Urbano Marrese, hanno notato uno scooter, senza targa, con a bordo due ragazzi.
All’alt, invece di fermarsi, i due sono fuggiti in direzione di Cavagnolo.
I Carabinieri si sono quindi lanciati all’inseguimento dei «sospetti», che per far perdere le proprie tracce non hanno esitato a imboccare strade sterrate, sia verso il Po che verso la Collina, per poi percorrere le vie interne di Cavagnolo e Brusasco, nel tentativo di «seminare» la pattuglia.
Poi di nuovo sulla 590 fino a Brozolo, quando i ragazzi, di 16 e 17 anni, dopo dieci chilometri e venti minuti di corsa a folle velocità, hanno capito di non avere più possibilità di farla franca.
Quel giorno uno dei due aveva appena festeggiato il compleanno, e quindi non si esclude che la «bravata» fosse un modo come un altro per concludere la serata. Non è chiaro nemmeno perché lo scooter (regolarmente immatricolato ed intestato a uno dei genitori) fosse senza targa: l’ipotesi è che gli amici volessero «combinare qualcosa», ed essendo a conoscenza delle telecamere disseminate lungo tutto il territorio collinare abbiano pensato a questo escamotage senza immaginare di imbattersi nei Carabinieri.

Arrestati due minori

Inevitabile, a questo punto, l’arresto con l’accusa di resistenza legato al «Decreto Caivano», che dal settembre 2023 ha introdotto misure urgenti per contrastare il disagio giovanile, la povertà educativa e la criminalità minorile.

A questo punto, come detto, per i due amici si prospetta un’estate davvero impossibile da dimenticare, dato che la misura degli arresti domiciliari si chiuderà solo all’inizio della scuola. Niente vacanze quindi, ma un paio di mesi passati a meditare su quanto combinato in una calda notte di inizio luglio.