Unical ha donato al Comune un’area di oltre 230 mila metri quadrati
L’obiettivo è quindi quello di riaffermare la vocazione ricreativa e naturalistica della zona

Un passo avanti per il completamento del Sabiunè di Chivasso. Ieri, mercoledì 30 luglio 2025, a Casale Monferrato è stato, infatti, firmato l’atto notarile di cessione gratuita dell’area di proprietà della società Unical (Gruppo Buzzi) che si trova nel Parco fluviale per un valore nominale complessivo di 100 mila euro circa.
Unical dona un’area di oltre 230 mila metri quadrati
Il Gruppo Buzzi nei mesi scorsi aveva già eseguito a proprie spese la demolizione di un edificio di due piani, un magazzino, due cabine elettriche in disuso, basamenti vari ed alcune strutture sopra elevate degli ex impianti di betonaggio e selezione inerti, rendendo così libera un’area di circa 23 ettari.
Come concordato nel protocollo d’intesa siglato dall’amministratore delegato di Unical, Roberto Belloni e dal sindaco di Chivasso Claudio Castello, adesso potranno essere avviate le opere per il ripristino della viabilità esistente per uso ciclopedonale e per il riutilizzo delle viabilità poderali e dei sentieri esistenti.
L’obiettivo è quindi quello di riaffermare la vocazione ricreativa e naturalistica dell’area, che si concretizzerà grazie a un finanziamento di circa mezzo milione di euro ottenuto dall’Amministrazione comunale attraverso il bando regionale “Implementazione della biodiversità sul territorio della Regione Piemonte”, nell’ambito del Programma dei Fondi Europei di Sviluppo Regionale 2021/2027.
La Giunta Castello, su proposta dell’assessore Fabrizio Debernardi, aveva deliberato il progetto in coerenza con la passata amministrazione in cui era assessore all’Ambiente l’attuale vice sindaco Pasquale Centin.
La consegna
Nel pomeriggio ieri, mercoledì 30 luglio, in occasione della consegna dell’area, il presidente di Unical Paolo Zelano è stato accolto a Chivasso dal sindaco Claudio Castello. «Restituiamo alla natura e ai cittadini – ha detto Castello – una parte di territorio che presentava le contraddizioni di un passato industriale dal quale sia amministratori pubblici coscienti che imprenditori responsabili oggi si sono emancipati. L’approccio collaborativo del Gruppo Buzzi determina una virtuosa continuità ambientale in uno dei parchi cittadini che fanno parte della cosiddetta Corona Verde su cui stiamo investendo risorse comunali e finanziamenti esterni che premiano le nostre progettualità a tutela della biodiversità e contro i rischi climatici».



Così l’assessore all’Ambiente Fabrizio Debernardi: «Da oggi partirà il progetto Biodiversità con importanti obiettivi quali la riqualificazione naturalistica, il contenimento delle specie alloctone invasive, aree umide e l’implementazione della sentieristica di importanza locale e dei percorsi didattico-formativi».
Paolo Zelano: «Siamo lieti di aver raggiunto un accordo che contribuisce alla riqualificazione di un’area che torna ad essere patrimonio pubblico a beneficio della collettività».