Case della Salute e gli Ospedali di Comunità, ecco cosa accade
La sfida dell'Asl To4 sui fondi del Pnrr

«Abbiamo, hanno fatto un gran lavoro di recupero dei tempi». Luigi Vercellino, direttore generale dell’AslTo4, ha aperto così (e con grande soddisfazione) la conferenza stampa indetta negli uffici di via Po per dare un aggiornamento dettagliato sullo stato di avanzamento dei lavori finanziati dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), ovvero le Case e gli Ospedali di Comunità. Nonostante le complessità, la direzione si dichiara ottimista riguardo al completamento delle strutture nel rispetto delle scadenze fissate per marzo 2026, al netto di qualche deroga, già richiesta e ottenuta.
La sfida dell'Asl To4 sui fondi del Pnrr
Accanto a Vercellino erano presenti Andrea Fiorillo, direttore della struttura complessa Servizio Tecnico - Patrimoniale dell'AslTo4 e RUP (Responsabile Unico del Progetto) degli interventi PNRR in fase di esecuzione, Andrea Mingione, struttura complessa Servizio Tecnico-Patrimoniale dell'ASL TO4 e RUP degli interventi PNRR in fase di progettazione, Laura Tapparo, struttura complessa Servizio Tecnico-Patrimoniale dell'ASL TO4 e Coordinatrice del Gruppo di lavoro interventi PNRR, e Domenico Gabriele della Sertec, la Società di Ingegneria che sta supportando a livello tecnico l'Azienda per il monitoraggio dei lavori di alcune strutture PNRR.
Case della Salute e gli Ospedali di Comunità
Chivasso
I lavori per la Casa di Comunità di via Marconi sono stati consegnati ma è stata riscontrata una problematica con il muro di contenimento di via Basso. Gli interventi di consolidamento inizieranno a settembre, puntando al completamento della struttura entro il termine del 31 marzo 2026.
Caluso
Nonostante lunghi confronti con la Sovrintendenza, gli interventi preliminari di bonifica amianto sono stati completati. I lavori inizieranno a settembre 2025 con l'obiettivo di concludere entro marzo 2026. Il progetto esecutivo è stato validato e il trasferimento delle attività sanitarie (per permettere i lavori) è in corso.
Cavagnolo
La Casa di Comunità di Cavagnolo, non rientrando nel PNRR, sarà realizzata tramite l'Articolo 20. La procedura con la Regione è in atto, e sebbene non abbia le scadenze stringenti del PNRR, non sarà lasciata indietro. La priorità resta il completamento dei progetti PNRR, dopodiché l'attenzione si sposterà su Cavagnolo e altre future iniziative, come il cantiere per la parte monumentale dell’Ospedale di Chivasso.
Crescentino
L’Ospedale di Comunità di Crescentino è l'unica opera ad essere stata momentaneamente sfilata dal PNRR. Tuttavia, è forte la volontà di realizzarla, con due ipotesi in definizione con la Regione: una legata al PNRR ma con tempistiche diverse (fuori dalle scadenze originali), e l'altra con l'utilizzo dell'Articolo 20. La realizzazione è prevista per il primo semestre del 2027.
In Canavese
Castellamonte
I lavori sono in corso dopo il completamento della bonifica dell'amianto.
La previsione è di concludere l'opera tra agosto e settembre 2026, superando la scadenza originale del 31 marzo 2026. La Casa di Comunità sarà operativa nei tempi previsti, mentre l'Ospedale di Comunità sarà temporaneamente appoggiato su Cuorgnè, con un accordo già stipulato con la Regione e il Ministero.
Ciriè
I lavori procedono senza problemi, con conclusione prevista per marzo 2026.
Ivrea
Si tratta di un cantiere particolarmente complesso, ma i lavori sono in corso e la conclusione è confermata per marzo 2026. La fase di demolizione e ricostruzione è già in stato avanzato.
Lanzo
Il cantiere è stato consegnato e la bonifica dell'amianto è in corso. I lavori inizieranno a settembre, con l'assicurazione di conclusione entro marzo 2026 da parte della ditta «Mattioda».
Leinì
L'approvazione del progetto antincendio è ancora in corso presso i Vigili del Fuoco.
I lavori inizieranno a ottobre 2025 e saranno completati entro marzo 2026. Il comodato d'uso con il Comune è stato firmato.
Rivarolo Canavese
I lavori procedono spediti e senza intoppi.
Nel Torinese
San Mauro
I lavori interni sono in corso, e di grande entità. Sono state realizzate opere provvisorie per spostare le attività sanitarie e i lavori si concluderanno entro marzo 2026.
Rivarolo Canavese (Casa della Comunità): I lavori procedono spediti e senza intoppi.
Settimo Torinese
Interventi preliminari completati e strutture provvisorie allestite. I lavori sono iniziati e si prevede la conclusione per marzo 2026. È stato rinvenuto un terreno con valori naturali (Nichel e Cadmio) fuori tabella, che richiede un passaggio formale con ARPA.
Le sfide comuni ai cantieri
Una delle principali difficoltà riscontrate dalle imprese appaltatrici è la carenza di subappaltatori, dovuta all'elevata mole di lavoro generata dai bandi PNRR e dal Superbonus 110%. Anche l'acquisizione di macchinari richiede una pianificazione preventiva a causa dei tempi di attesa. Queste problematiche, sebbene comuni, vengono affrontate attraverso cronoprogrammi dettagliati e l'elenco delle ditte subappaltatrici.
I modelli organizzativi
Un elemento cruciale per il successo delle nuove strutture è la gestione del personale. Si sta lavorando alla definizione del modello organizzativo per le Case di Comunità e gli Ospedali di Comunità. Il personale sarà in parte riorganizzato e in parte aggiuntivo.
C'è ottimismo per la disponibilità di medici, anche grazie alle Aggregazioni Funzionali Territoriali (AFT) già progettate e definite con i medici di medicina generale. Le AFT assicureranno copertura 7 giorni su 7, H24, e si integreranno con le Case di Comunità, pur mantenendo gli ambulatori nelle sedi periferiche. Si sta promuovendo un modello di lavoro in gruppo, apprezzato dalle nuove generazioni.
La situazione è più preoccupante per gli infermieri, e si stanno cercando modalità a livello regionale per affrontare questa carenza.
Il modello organizzativo sarà personalizzato per ogni singola Casa di Comunità, tenendo conto delle specificità locali, della popolazione e della domanda sanitaria. Gli Ospedali di Comunità rappresentano un modello completamente nuovo, con gestione principalmente infermieristica e coordinamento sanitario dai medici di medicina generale, pensati come supporto per pazienti cronici in fase di scompenso, differenziandosi dai Pronto Soccorso o dai posti letto di transizione.
Le Centrali Operative Territoriali (COT) sono considerate fondamentali per la Sanità territoriale del futuro, con l'obiettivo di prendere in carico la cronicità. Le COT fungeranno da registi per il percorso dei cronici, coordinando prestazioni, cure a domicilio e farmaci, e mirando a ridurre le liste d'attesa attraverso una programmazione predittiva.
L’obiettivo è che il paziente cronico non debba più farsi carico di prenotare visite o esami, ma sarà il sistema a trovare «slot» liberi nelle agende.
Questo progetto richiederà tempo per la piena attuazione, ma rappresenta la direzione strategica per il sistema sanitario.