Conferenza dei capigruppo deserta: «La maggioranza non si è presentata»
Minetti ha criticato fortemente questo atteggiamento. Il sindaco: «Gli atti erano pubblici»

Nonostante l’assenza al consiglio comunale di mercoledì 30 del capogruppo di minoranza Giovanni Ponchia e della consigliera Michela Gallenca, non sono mancate le polemiche sollevate dai consiglieri Paolo Minetti e Claudio Schifanella.
Conferenza dei capigruppo deserta
Il motivo? L’assenza di alcuni membri di maggioranza durante l’ultima Conferenza dei Capigruppo, un incontro preparatorio per la discussione delle delibere che saranno poi portate all’ordine del giorno del consiglio comunale. «E’ da undici anni che faccio parte dell’Amministrazione comunale di Montanaro ma non mi è mai successo di assistere a una Conferenza dei capigruppo deserta - ha detto il consigliere Paolo Minetti - Mi sono presentato alla conferenza convocata la scorsa settimana ma non c’era nessuno. Dopo pochi minuti, me ne sono andato. Non c’erano il sindaco, l’assessore al bilancio, il responsabile dell’area finanziaria e il segretario comunale. Perchè non mi avete avvisato?».
«La maggioranza non si è presentata»
Minetti ha ribadito che: «Non ho potuto ottenere informazioni per prepararmi adeguatamente al consiglio. Non è solo una questione di presenza ma è una questione di partecipazione attiva. Se vogliamo che la politica funzioni è necessaria una comunicazione chiara e un dialogo costante tra maggioranza e minoranza. Dobbiamo tutti essere messi nelle condizioni di lavorare in maniera collaborativa».
La replica
Ha risposto il sindaco Antonino Careri che ha sottolineato l’importanza della Conferenza dei Capigruppo. «C’è comunque - ha dichiarato Careri - la possibilità di consultare le delibere. Le delibere vengono pubblicate e rese disponibili a tutti i consiglieri. L’informazione è trasparente e accessibile a tutti. Inoltre la presenza dei membri non è obbligatoria qualora non siano nelle condizioni di partecipare». Un momento di riappacificazione è stato raggiunto quando il sindaco ha chiesto un minuto di silenzio in memoria delle vittime innocenti dei conflitti in corso. «Non entro nel dettaglio delle motivazioni politiche - ha detto Careri - Ma non è possibile che nel 2025, nei massacri di Gaza e Ucraina, muoiano ancora bambini e donne che non possano accedere ai farmaci salva vita. Noi non possiamo fare nulla, ma dedicare un minuto di silenzio a queste vittime innocenti è già qualcosa».