Eurogymnica festeggia l’argento mondiale di Fassio e Massari
Si sono chiusi dopo nove giornate i Campionati del mondo di twirling all'Inalpi Arena di Torino: 2500 atleti in gara

Si sono chiusi domenica 10 agosto i Campionati del mondo di twirling all'Inalpi Arena di Torino dopo nove giornate di gara che hanno visto misurarsi in campo circa 2.500 atlete e atleti, in rappresentanza di 22 Nazioni e quattro continenti. L'Italia del Presidente Gianfranco Porqueddu è riuscita a portarsi a casa un oro e tre argenti, uno di questi con lo zampino di Eurogymnica.
Eurogymnica festeggia l’argento mondiale di Fassio e Massari
A regalarsi il titolo di vice campionesse del mondo sono state Elisa Massari e Silvia Fassio, in qualità di componenti del team composto dai migliori talenti di tre prestigiosi club piemontesi: Twirling Carrù, New Bra e Eurogymnica appunto.
L'argento è arrivato come conseguenza a mesi di lavoro nella specialità Artistic Team, con la squadra già terza in fase di qualificazione ma capace di rimontare gli Usa, emozionare tutto il palasport e piazzarsi alle spalle dei soliti, irraggiungibili maestri giapponesi. Elisa e Silvia nell'Artistic Pair, insieme a Noemy Vecchio nel Solo Junior A della Nation Cup, non erano riuscite ad andare oltre le qualificazioni ma l'esperienza intercontinentale è sicuramente stata formativa e tornerà assai utile quando in futuro, le tre stelline del club presieduto da Luca Nurchi torneranno a cimentarsi con atlete di livello assoluto.
Il risultato che non ti aspetti
Il risultato che non ti aspetti, è arrivato poi da una vera e propria outsider, prestata dalla ritmica al twirling. Alessia Laghezza, grazie alla coreografia montata da Elisa Gregori, (bronzo agli ultimi europei), ed allenata da Liboria Regina e Giulia Actis, si è guadagnata la finale nell’X Strut, unica italiana, e poi ha confermato in finale il quinto posto intercontinentale alle spalle delle favoritissime statunitensi Collyn Lambeck, Emily Peel e Shay Buzsa.
Una piccola rivincita da parte dello staff di Eurogymnica nei confronti di vari esperti della disciplina che nei mesi precedenti, avevano giudicato il lavoro con quella che, a questo punto, si può definire "troppa superficialità". Nessuno è profeta in patria ma c'è da augurarsi che, messi da parte finalmente i campanilismi, in futuro il metodo di giudizio diventi più «migliore».
Ne trarrà giovamento sicuramente l'intero movimento che, nei nove giorni di competizione iridata, ha dimostrato l'enorme crescita di questi ultimi anni e l'interesse crescente per una disciplina che va via via diffondendosi anche in Italia e che a questo punto, come auspicato dal Presidente del Coni Piemonte Stefano Mossino, durante la cerimonia di chiusura, deve assolutamente mirare a diventare disciplina olimpica. Ne sono convinti anche i 20.000 spettatori presenti durante l'evento.
Ora il testimone passa alla Francia, incaricata di organizzare la prossima edizione alla quale, ci si può scommettere, vorranno essere protagoniste anche le atlete di Eurogymnica.