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Marchetti attacca: “La democrazia è morta”

Durante l'approvazione della variazione di bilancio

Marchetti attacca: “La democrazia è morta”

Tensione alta durante il Consiglio Comunale di martedì scorso a Cigliano.

Marchetti attacca la maggioranza

Nel corso della discussione sulla variazione di bilancio, il capogruppo di minoranza Diego Marchetti ha letto una dura dichiarazione di voto, annunciando la sua astensione da tutte le delibere all’ordine del giorno. Una protesta forte contro quella che ha definito la “morte della democrazia” a Cigliano, accusando l’Amministrazione di aver completamente svuotato di potere il Consiglio Comunale, riducendolo a un semplice organo di ratifica.
La dichiarazione, letta in aula, ha toccato punto per punto le questioni più calde, trasformandosi in un atto d’accusa politico.

La dichiarazione

L’ex primo cittadino oggi capogruppo di opposizione Marchetti ha spiegato:

Signor Sindaco, colleghi Consiglieri,
Questa sera esprimo una sola dichiarazione per tutte le proposte di delibera all’ordine del giorno.
La mia posizione è ancora più netta: non parteciperò al voto, perché ormai il Consiglio Comunale è stato completamente esautorato del suo ruolo. Da un anno a questa parte non decide più nulla: né i consiglieri di minoranza né quelli di maggioranza contano davvero qualcosa.

Per ciò che riguarda l’acquisto dell’immobile per 220.000 euro. Non ci viene data alcuna spiegazione convincente sul perché sia stato scelto proprio questo, quando sul mercato ci sono almeno tre immobili simili a prezzi molto più bassi. E la cosa più grave è che in delibera leggiamo che già il 22 agosto il Comune aveva comunicato al venditore l’intenzione di acquistare. Allora mi chiedo: a cosa serve questo Consiglio Comunale se la decisione era già stata presa? Chi ha deciso, e con quale autorità, di impegnare i soldi pubblici prima ancora che il Consiglio si esprimesse? Perché non si è nemmeno valutato il riutilizzo dell’ex asilo, un immobile comunale che giace vuoto e che potrebbe essere riadattato a questo scopo? Perché non si è pensato, piuttosto, di vendere l’ex asilo, per reperire le risorse necessarie, invece di attingere ancora all’avanzo e immobilizzare denaro pubblico in un altro fabbricato da mantenere e gestire?

Sul nuovo statuto di ATAP, siamo stati tenuti all’oscuro. Abbiamo chiesto chi rappresentasse il Comune nei tavoli decisionali, con quale mandato e quali indicazioni portasse. Nessuna risposta. Nessun confronto. Nessun margine per incidere. Anche qui ci viene chiesto solo di ratificare decisioni prese altrove, da altri, senza che Cigliano abbia avuto voce in capitolo.

Ultima, ma non meno importante, per la proposta di convenzione per le spese di funzionamento dell’Agenzia del lavoro ci viene chiesto di dare carta bianca al Sindaco che ha ricevuto la nota dal Comune di Vercelli ad inizio giugno ma solo il giorno della convocazione di questo consiglio, ossia il 27 agosto, ha pensato di richiedere maggiori dettagli! Cosa ha fatto in questi 3 mesi? Perché non ha chiesto subito aggiornamenti, portando a questo consiglio tutte le informazioni necessarie per una votazione consapevole e non al buio?

Il risultato è sotto gli occhi di tutti: questo Consiglio Comunale è stato svuotato, ridotto a una formalità. Non decide più nulla. Non discute più nulla. È diventato la copertura formale di decisioni prese altrove, da pochi, nel silenzio. Ma non solo il Consiglio, aver assegnato all’ufficio affari generali la gestione delle pratiche dell’ufficio tecnico ci porta oggi 2 settembre a votare una relazione per affidare il servizio di doposcuola che dovrebbe partire il 16 settembre, lasciando le famiglie in una situazione di incertezza che mai si era vista nel nostro Comune. Organi ed uffici si devono occupare delle proprie responsabilità e non di quelle degli altri!!!

Per questo dico con forza: a Cigliano la democrazia è morta.
E per questi motivi, non parteciperò al voto. Chi accetta di restare immobile, come una statua di sale, nonostante veda l’ingiustizia, diventa complice del sistema che lo opprime. Lo dico a tutti i consiglieri, a Cigliano i cittadini già parlano di questo atteggiamento dei consiglieri, di chi abbassa la testa, senza iniziativa personale, rimettendoci la faccia con i propri elettori. Chiederò formalmente alla prefettura di riportare ordine, non sono disposto e non dovreste esserlo neanche voi a far sminuire il ruolo di consigliere da questa amministrazione.