la scelta

Mensa, chi non paga… mangia il panino

Fatto salvo il principio che nessun bambino la cui famiglia si trova in difficoltà resterà senza servizio

Mensa, chi non paga… mangia il panino

Fatto salvo il principio che nessun bambino la cui famiglia si trova in difficoltà resterà senza mensa scolastica, sui «morosi» l’amministrazione non intende mollare. Domenica sono scaduti i termini, già prorogati più volte, concessi ai genitori morosi per saldare i conti con il Comune e rimettersi in regola con i pagamenti della mensa.

Mensa, chi non paga… mangia il panino

«In questi giorni – spiega l’assessore Gianluca Vitale – gli uffici stanno completando le verifiche, quindi non disponiamo ancora del numero definitivo delle famiglie non in regola». Una certezza però c’è: dal 1° ottobre, chi non avrà regolarizzato la propria posizione non potrà più usufruire del servizio mensa e dovrà accontentarsi del panino portato da casa. Spetterà ora ai dirigenti scolastici stabilire il regolamento per autorizzare e gestire il tutto.

Con la riapertura dei termini per le iscrizioni, l’Amministrazione aveva voluto offrire un’ultima possibilità a chi, nonostante i ripetuti solleciti, non aveva ancora saldato gli arretrati. E non si parla di cifre da poco: negli anni il debito complessivo aveva raggiunto quota 900 mila euro. «La situazione – aggiunge Vitale – è migliorata in maniera significativa, ma finché i conti non saranno chiusi preferisco non sbilanciarmi».

Il sostegno alle famiglie in difficoltà

Resta fermo però un principio: chi è realmente in difficoltà continuerà ad essere sostenuto dal Comune. Diverso invece il discorso per i cosiddetti «furbetti», genitori che hanno scelto di non pagare pur avendo redditi considerevoli. «Dai dati in nostro possesso – trapela da Palazzo – ci sono nuclei familiari con entrate mensili da 4 o 5 mila euro che hanno continuato a far finta di nulla. A loro sarà applicato il pugno duro».