il ricordo

Daniel, stroncato da un infarto nel suo giardino

Originario della Romania, era un uomo molto religioso che ha cresciuto la sua famiglia secondo i valori della fede cristiana cattolica

Daniel, stroncato da un infarto nel suo giardino

Un malore improvviso ha spezzato la vita di Daniel Floran Luca, 46 anni, nel pomeriggio di venerdì 13 settembre, nel suo giardino in località Borgoregio a Torrazza Piemonte. L’uomo è stato stroncato da un infarto mentre si prendeva cura del suo orto, intento a raccogliere pomodori.

Daniel, stroncato da un infarto nel suo giardino

A trovarlo riverso a terra è stata la moglie Anna, che ha immediatamente allertato i soccorsi. Purtroppo, l’ambulanza del 118, giunta sul posto, non ha potuto fare nulla per salvarlo. Daniel, all’arrivo dei soccorritori, si era già spento.

La notizia ha scosso la comunità locale, che lo aveva accolto più di vent’anni fa. A ricordarlo è don Patrizio, oggi parroco di Casabianca di Verolengo, ma che aveva visto nascere e crescere la famiglia Floran Luca durante il suo incarico a Torrazza.

Il ricordo

«Daniel e Anna erano arrivati qui ancora fidanzati – racconta il sacerdote- Mi ricorderò sempre che quando mi incontrava per strada mi salutava dicendo “Sia lodato Gesù Cristo”. Era una forma di rispetto che mi aveva confidato. La sua famiglia, di origine rumena, viveva una profonda tradizione di cristianesimo cattolico. Non ho celebrato le sue nozze perché si sono sposati a Torino, dove era presente un sacerdote del suo paese che è venuto anche lunedì a concelebrare con me e don Giampiero l’ultimo saluto a Dorian. Ho visto crescere il loro amore e la loro famiglia. I suoi bambini sono cresciuti nel nostro oratorio, hanno ricevuto a Torrazza i loro sacramenti. Sono due ragazzi molto educati e onesti, con principi che oggi molti giovani non hanno più».

Una splendida famiglia che solo poche settimana fa aveva proprio celebrato i 25 anni di unione di Dorian e Anna con una festa a cui avevano partecipato le persone più care a loro.

Daniel, di professione camionista, «ha dedicato la sua vita alla famiglia e al lavoro. Era un camionista molto apprezzato – prosegue don Patrizio – Ha sempre lavorato per garantire un futuro alla sua famiglia e ricordo ancora quando hanno comprato la casa di Borgoregio».

Daniel lascia un grande vuoto nella vita della moglie Ancuta (Anna), dei figli Alexandru ed Eduard, della mamma Giertuda, del papà Dumitru, dei suoceri Tereza e Gheorghe, della sorella Iuliana e della nipotina Guenda.