La decisione dell’Arcivescovo di Vercelli, Monsignor Marco Arnolfo, che ha scosso le comunità di Saluggia e Sant’Antonino ha sollevato un’ondata di perplessità e malcontento.
Don Paolo resti a Saluggia
L’intenzione di trasferire don Paolo Perrone, il parroco che in soli due anni ha saputo conquistare la fiducia e l’affetto dei suoi fedeli, ha innescato una mobilitazione immediata, culminata in una petizione inviata alla Diocesi.
370 firmano la richiesta all’Arcivescovo
In meno di un mese, la raccolta firme avviata dai fedeli ha raggiunto la cifra significativa di 370 adesioni. E proprio ieri, martedì 30 settembre, è stata ufficialmente inviata all’Arcivescovo di Vercelli.
La notizia del suo imminente allontanamento, dopo un periodo così breve ma così intenso e proficuo, ha spinto i cittadini a prendere una posizione netta, avviando la raccolta firme che ha trovato adesione in diverse attività commerciali, tra cui Alice Bakery, Borelli Supermercati, Macelleria Moletto, Pizzeria Galifè, La Bottega del Cucito, Panetteria Gianolio, Miseria e Nobiltà, Erboristeria Il Sole e la Luna, Calzature dolci passi, Ristobar Sorelle Sacco, iN’s e Panetteria Guariento a Saluggia e Hakuna matata a Sant’Antonino.
Una guida preziosa
Il testo della petizione, indirizzato direttamente a Monsignor Arnolfo, esprime con chiarezza le ragioni di questo forte attaccamento. I firmatari descrivono don Paolo non solo come un sacerdote, ma come una guida preziosa che ha saputo «tessere legami autentici e significativi». La sua dedizione e il suo entusiasmo sono stati elementi chiave per «infondere nuova vita nelle parrocchie, superando il divario generazionale e coinvolgendo giovani e anziani». Oltre al suo ruolo spirituale, il parroco si è distinto per la sua capacità di costruire ponti con la comunità civile, promuovendo collaborazioni con l’amministrazione locale e le associazioni del territorio. Un’apertura e uno spirito di servizio che hanno rafforzato il senso di appartenenza e la coesione sociale, rendendo le comunità più unite e dinamiche.