Comunità energetica rinnovabile, anche l’Amministrazione comunale di San Raffaele ha approvato lo schema di accordo per l’adesione alla Cer di Chivasso.
Approvato lo schema di accordo per l’adesione alla Cer di Chivasso
Un patto che riunisce più Comuni del territorio tra cui Brandizzo, Casalborgone, Castagneto Po, Chivasso, Montanaro, San Sebastiano Po e Rivalba.
Quello delle Comunità energetiche rinnovabili è un tema che da tempo è tornato ad essere al centro dell’attenzione. Come si spiega nella delibera di Giunta, «nel novembre 2016, la Commissione europea ha presentato un pacchetto di proposte, denominato «Clean Energy for all Europeans Package» (Cep), con l’intento di contribuire a realizzare gli impegni assunti dall’UE con l’accordo di Parigi. La proposta ha portato all’adozione di otto atti legislativi, avvenuta tra il 2018 e la prima metà del 2019, con i quali l’Unione Europea ha riformato il proprio quadro per la politica energetica».
Viene specificato inoltre che «L’obiettivo delle “Comunità Energetiche Rinnovabili” è di permettere ai cittadini di creare forme innovative di aggregazione e di governance nel campo dell’energia così da essere parte attiva alle diverse fasi del processo produttivo. I cittadini potranno consumare, produrre e scambiare la propria energia collettivamente e quindi ottenere dei benefici economici, attraverso il meccanismo di incentivazione dell’energia prodotta ed auto-consumata, secondo le disposizioni vigenti in materia».
Una grande opportunità
Si tratta, dunque, di un’opportunità importante, che tutte le Amministrazioni stanno considerando in modo dettagliato.
Da parte dell’Amministrazione sanraffaelese si puntualizza inoltre: «è interesse del Comune di San Raffaele Cimena costituire, sul territorio comunale, una Comunità Energetica Rinnovabile, anche in forma aggregata con altri comuni sottesi alla medesima cabina di energia primaria. Si è valutato di individuare la Cer cui aderire tra quelle costituite mediante associazioni legalmente riconosciute, società cooperative e fondazioni iscritte al Registro Unico del Terzo Settore, escludendo le società di qualsiasi tipologia nel cui Statuto non sia prevista quale attività prevalente la produzione di energia da fonti rinnovabili».
Dunque, un passaggio per il Comune in questo progetto, che ha Chivasso come Amministrazione capofila.