A Cigliano non c’è pace. Lo scontro, su tanti temi, è sempre all’ordine del giorno. Un clima di tensione costante che non accenna a diminuire. Al centro del dibattito ancora la questione Atap perché, dopo le segnalazioni riguardanti anche i disagi che i pendolari vivono ogni giorno da parte del gruppo di opposizione guidato da Bruna Filippi, arriva a stretto giro la replica del sindaco Giorgio Testore.
Bus, la replica di Testore
Testore parte attaccando subito Filippi: «Si constata che, per l’ennesima volta, nel suo lungo percorso amministrativo, Filippi cerca di sviare le errate comunicazioni da lei rilasciate nel consiglio comunale del 2 settembre scorso sull’ipotetica carenza di infrastrutture di ricarica per i bus elettrici, osservazione smentita dalla Direzione Atap, accusando la società di provocare disservizi e disagi sulle linee di Ivrea e Vercelli collegati al trasporto in piedi di molti studenti. Innanzitutto è importante sottolineare che Filippi ha confuso il servizio urbano con il servizio extraurbano. Gli autobus urbani elettrici non interessano il deposito di Alice Castello, pertanto non hanno un peso nell’economia del trasporto pubblico del comprensorio ciglianese. Bisogna inoltre fare presente che i fruitori delle linee extraurbane sin dagli Anni Ottanta si confrontano con la presenza di posti in piedi. E’ utile evidenziare che dal 2004 al 2014 Filippi è stata assessore nel Comune di Cigliano e non si sembra che in quel lungo lasso di tempo sia riuscita a migliorare una situazione che già allora si presentava problematica. Per ottenere un ulteriore chiarimento abbiamo chiesto un parere alla Direzione Atap».
Atap chiarisce: «Trasporto in piedi autorizzato e regolare»
E la risposta della società non si è fatta attendere: «Atap il 1 ottobre ci ha risposto che “Quanto alle immagini fotografiche allegate, facendo fede alle didascalie riportate dall’autore, esse sono riferite a situazioni ordinarie delle corse scolastiche su linee extraurbane esercitate con autobus di tipologia interurbana/suburbana regolarmente autorizzati al trasporto di passeggeri in piedi. Sottolineando che i nostri conducenti sono debitamente istruiti in merito alla necessità di non superare i limiti di carico dei bus così come definiti dalla carta di circolazione e esposti al pubblico a bordo del veicolo, osservo che le immagini allegate mostrano situazioni di carico che appaiono rispettose dei suddetti limiti. Quanto al disagio che i passeggeri in piedi indubbiamente subiscono rispetto ai passeggeri seduti, devo sottolineare che né l’Azienda dispone di veicoli e conducenti (sempre più irreperibili sul mercato del lavoro), né l’Agenzia della Mobilità Piemontese dispone delle risorse economiche che sarebbero necessarie per finanziare e programmare corse di “rinforzo” destinate a garantire maggiore comodità all’utenza”.
Come già specificato la nostra Amministrazione ha avuto degli incontri con Atap riguardanti sia la soppressione di alcune corse, sia i problemi di capienza degli autobus, ma le risposte fornite ricalcano perfettamente quanto confermato dalla comunicazione».