I ricordi

Francesco, 24 anni per sempre: i ricordi di chi gli ha voluto bene

Nel luogo della tragedia l'Amministrazione Comunale ora pensa di installare dei dossi per ridurre la velocità dei veicoli

Francesco, 24 anni per sempre: i ricordi di chi gli ha voluto bene

Era un pomeriggio come tanti, quello di giovedì 16 ottobre, quando Francesco Migliore, 24 anni, in sella alla sua moto, un’Aprilia 125, si stava recando in palestra per uno dei suoi consueti allenamenti con i pesi, una passione che coltivava da tempo. Ma, il destino aveva altri piani. Intorno alle 17, lungo strada Pogliani, lo scontro con un furgone Fiat Ducato, guidato da un ragazzo di 26 anni, originario di Mercenasco, che proveniva dalla direzione opposta, e che non gli ha lasciato scampo.

Francesco, 24 anni per sempre: i ricordi di chi gli ha voluto bene

Una tragedia che ha sconvolto non solo la famiglia del giovane ma anche l’intera comunità di Montanaro e i residenti di strada Pogliani, che non dimenticheranno mai quella scena straziante: le urla della madre, Silvana Pecora, arrivata sul luogo l’incidente accompagnata da un’ambulanza, e le lacrime degli amici, accorsi sul posto.

La passione per i motori

Restano in questi giorni i ricordi che non svaniranno mai. «Era il mio più caro amico, un fratello – racconta l’amico Giovanni Cocuzza – Franci è stato il ragazzo più solare che abbia mai conosciuto in vita mia. Siamo cresciuti insieme, condividendo gioie e dolori che la vita ci riservava ogni giorno. Tra noi non c’erano segreti: la nostra era un’amicizia vera. Se aveva qualcosa da dire non la teneva per sé: era sincero, sempre, e proprio per questo tutti gli volevano bene. Avevamo anche passioni comuni: ci piaceva giocare a softair, e finivamo sempre di giocare con le risate. Anni fa, lui era stato un ottimo giocatore di Minivolley: praticamente era un grande sportivo. Il dolore non passerà mai ma ho la certezza di avere avuto la fortuna di avere conosciuto un ragazzo straordinario, troppo buono per questo mondo».
La più grande passione di Francesco erano le moto. Ma amava anche le auto, i motori in generale. Infatti aveva scelto di fare il meccanico insieme al padre, Mario.
I parenti, ma soprattutto gli amici, in questi giorni, sono stati vicini alla famiglia e al fratello più giovane, Alessandro. Proprio loro hanno affisso striscioni nel parco della stazione per rendere omaggio a Francesco.

Le istituzioni

Anche le istituzioni hanno fatto sentire la loro presenza. «L’amministrazione – riferisce il sindaco Antonino Careri – esprime il più profondo cordoglio per la prematura scomparsa del nostro giovane concittadino. In questo momento di dolore straziante, ci stringiamo attorno alla famiglia e a tutti coloro che lo hanno amato».

Pure don Aldo Borgia è vicino alla famiglia: «C’è un passo della Bibbia che dice: meglio aspettare in silenzio. Non servono parole per un dolore così forte».

Le polemiche sulla sicurezza

Dopo l’incidente, si sono sollevate le polemiche dei residenti di strada Pogliani. «In quella strada ci sono stati già numerosi incidenti. E’ pericolosa: si allarga per poi restringersi come un imbuto. Già in passato abbiamo chiesto che venissero installati dei dossi perché non c’è sicurezza» riferisce Barbara D’Ambrosio, ancora scossa, che risiede proprio nel luogo dello scontro.

«Quando è successo, ero appena uscita di casa- racconta Barbara – ho sentito un rumore, mi sono girata, e ho visto una scena terribile. Se fossi uscita solo due minuti più tardi, sarei stata coinvolta anch’io in quell’incidente. Non dimenticherò mai quel giovane riverso a terra, inerme: riuscivo a vederne solo le scarpe.
Davanti a lui la disperazione dell’altro ragazzo, sceso dal furgone. Mi sono sentita impotente. Anche i residenti sono rimasti impietriti. Istintivamente, mi è venuto da scappare poi sono rimasta ma vedere lo strazio di una madre di fronte ad un figlio senza vita è la cosa peggiore che mai abbia visto».

Questa la testimonianza di un altro residente, Michele Racco: «Sono molto addolorato per l’accaduto che è avvenuto a cento metri in linea d’aria da casa mia. E’ troppo pericolosa quella strada. Io stesso, non più tardi di due mesi fa, ne ho fatte le spese in quanto un automobilista che viaggiava veloce, mi ha urtato e rotto lo specchio retrovisore sinistro. Nulla, ovviamente, rispetto al perdere la vita ma già allora si poteva presagire che, prima o poi, sarebbe successo il peggio».

Pronto un piano di sicurezza stradale

In Comune è già pronto un piano di sicurezza stradale. A parlarne è il consigliere alla viabilità Antonino Coscino, parente della giovane vittima: «Non è accettabile perdere la vita a poco più di vent’anni. Valuterò tutti i possibili interventi per migliorare la viabilità cittadina. Uno dei provvedimenti può essere l’installazione dei dossi nei punti più critici di Montanaro e Pogliani».