Il caso

Folli corse in via Volpiano, i residenti: “Temiamo il peggio”

Dall’altezza della Stazione sino all’incrocio con via Papa Giovanni XXIII le auto, nelle ore serali, sfrecciano ad eccessiva velocità

Folli corse in via Volpiano, i residenti: “Temiamo il peggio”

Folli corse in via Volpiano. Dall’altezza della stazione ferroviaria sino all’incrocio con via Papa Giovanni XXIII le auto, nelle ore serali, sfrecciano ad eccessiva velocità.

Folli corse in via Volpiano, i residenti: “Temiamo il peggio”

«Li sentiamo passare sino a tarda notte – dice un residente di via Volpiano – anche con le finestre chiuse il fischio delle ruote si sente chiaramente, per non parlare del rombo del motore. Se si continua così, prima o poi succede il peggio. Una sera mi sono affacciata perché ho sentito frenare e ho visto che un’auto era ferma a pochi centimetri da un furgone parcheggiato. Non è normale una situazione così. Poi, nei fine settimana e molto tardi, quando “il paese dorme”, queste auto passano indisturbate. Percorrono via Volpiano, poi svoltano sino ad arrivare alla piccola rotonda con via Papa Giovanni XXIII, ma lì la strada è anche molto più stretta e quindi non oso immaginare cosa potrebbe accadere se qualcuno si trovasse ad uscire a piedi o in auto da una via laterale».

Ci sono dei precedenti

Purtroppo questa non è una situazione nuova in paese. Infatti, in passato sono state ripetutamente segnalate corse in auto in via Lido Malone e nelle vie limitrofe e, in alcuni casi, non è stata da meno la centrale via Torino. Una situazione, quella che oggi si presenta in via Volpiano, che – come è prevedibile – preoccupa le numerose persone, e una di queste afferma: «Una sera stavo arrivando dal sottopasso di via I Maggio quando un’auto a tutta velocità mi ha tagliato la strada davanti allo spartitraffico. Andava così forte che a momenti si ribaltava sulla rotatoria, e poi ho dovuto frenare di colpo altrimenti la prendevo in pieno e non so come sarebbe andata a finire. Per fortuna che nella direzione opposta non arrivava nessuno in quel momento, perché l’auto si è poi fermata davanti al palazzo, quindi nel verso opposto rispetto al senso di marcia».