Dopo i ciclisti che hanno bruciato il semaforo rosso rimanendo incastrati tra le auto dirette a Crescentino e la ringhiera del ponte, un altro grave episodio fa capire quanto sia importante intervenire sulla viabilità tra Crescentino e Verrua prima che qualcuno si faccia male sul serio.
Ponte di Verrua, “rosso pieno” con il monopattino
Nel primo pomeriggio di domenica, infatti, un ragazzo proveniente da Crescentino in monopattino (poco prima si era reso protagonista di alcune evoluzioni nel piazzale del Mercatò) ha imboccato il tratto a senso unico alternato superando le auto ferme in coda e nonostante il semaforo fosse “rosso pieno”.
Non contento, ha pensato bene di farlo con una gamba sola e impennando. Più “furbo” l’altro ragazzo che si trovava con lui: ha sì superato le auto da destra, ma almeno si è fermato al semaforo.
Questione di sicurezza
Anche se, a un certo punto, ognuno è libero di morire come meglio crede, e anche ad aspirare ai “Darwin Awards” (un premio umoristico assegnato a coloro che «Si sono adoperati per la protezione del patrimonio genetico dell’umanità tramite l’estremo sacrificio di auto-sopprimersi nella maniera più spettacolare e idiota possibile»), diventa sempre più urgente trovare soluzioni che garantiscano la sicurezza di tutti, soprattutto con l’avvicinarsi della brutta stagione e delle possibili nebbie.
E se una cosa del genere accadesse di notte? Come si potrebbe evitare un frontale dalle conseguenze disastrose?
In caso di incidente, poi, a meno di avere una dash cam sul proprio veicolo, come si potrà provare di aver ragione e che un’auto, una moto, una bici o un monopattino siano passati con il semaforo rosso?