la cerimonia

Don Gino torna tra il suo popolo di Dio

Una Messa carica di splendide emozioni

Don Gino torna tra il suo popolo di Dio

Una forte emozione ha pervaso la comunità di Rondissone in occasione della celebrazione di don Gino Casardi, che a 86 anni ha dovuto lasciare la guida della parrocchia dopo 26 anni di servizio, a causa di problemi di salute. Al suo posto, è stato nominato amministratore parrocchiale don Davide Smiderle, affiancato dal vice don Davide Kamal.

Don Gino torna tra il suo popolo di Dio

Proprio don Kamal ha concelebrato sabato 18 ottobre la Santa Messa con don Gino, un momento intenso che ha visto la partecipazione commossa di moltissimi fedeli. Presenti alla cerimonia il sindaco Antonio Magnone con la sua amministrazione, i rappresentanti del Consiglio parrocchiale, il presidente della Pro Loco Daniele Vai, i coscritti del 2008, ma soprattutto i bambini, che don Gino adorava vedere presenti a Messa.

Durante la celebrazione, don Gino Casardi ha voluto rivolgere un ultimo, toccante saluto ai suoi parrocchiani, con parole che hanno risuonato come un testamento spirituale e affettivo: «Che il buon Dio dà a tutti gli uomini e io sono stato miracolato ancora una volta. Sono qua perché ho il desiderio di vedervi e il desiderio di salutarvi, diceva un grande presentatore televisivo. Ma non finisce qua, continueremo a vederci non più giornaliero, ma una volta ogni tanto. Chiedo permesso a Kamal di venire a salutare e concelebrare con lui. Il bene che mi avete voluto, lo passo testimone, lo passo a lui. Adesso siete voi che dovete volere bene a lui, ascoltare sempre la voce del capo della Chiesa, perché lui è il vostro capo religioso mandato per aiutare il cammino di fede, il cammino religioso. Perché noi siamo tutti battezzati. Allora, una parola del parroco va ascoltata, va macinata bene, ingoiata bene e digerita e messa in missione. Una sua parola ha un grande valore. Quel valore di stare bene tutti quanti insieme, di volerci bene tutti quanti e camminare insieme al parroco sulla via religiosa, la via della fede, la via della conoscenza e la via della fratellanza. Auguro a tutti quanti voi un cammino sereno, pensatemi come io penso sempre a tutti quanti voi. Ci ho messo un po’ a venire a salutare, ma volevo venire come dico io e difatti sono qua per questo. Pensatemi, pregate per me. Non ci voleva e doveva arrivare da un momento all’altro. Solo che non mi ha avvertito e così in mezzo alla strada ho fatto capire al paese che amo la strada di Rondissone e su quella strada che vedrete arrivare tutte le volte che io desiderio di vedervi. Saluto la comunità, ogni rondissonese».

Parole importanti di riconoscimento e ringraziamento sono giunte anche dalle autorità locali, a testimonianza del profondo legame e del duraturo servizio che don Gino Casardi ha donato alla comunità di Rondissone.