Il volontariato piange Carlo Ricca. Nei giorni scorsi la notizia della morte di Carlo si è diffusa a Brandizzo e nei paesi limitrofi dove era conosciuto per la sua opera di volontariato per Telethon nella Uildm Chivasso.
Addio a Carlo, volontario Telethon
Trasferitosi a Brandizzo infatti, grazie alla nipote Romina con cui aveva un profondo legame praticamente fraterno, si era avvicinato alla realtà di Telethon e da allora aveva portato avanti questa sua missione sino a quando la salute glielo ha concesso.
Aveva 62 anni e svolgeva la professione di carpentiere in ferro, amante della musica dei Nomadi e di Angelo Branduardi.
«Era un uomo buono, sempre pronto ad aiutare chiunque ne avesse bisogno – dice Romina – Una persona col sorriso e dalla battuta pronta. Avevamo un carattere molto simile ed andavamo molto d’accordo».
Grande l’impegno nel volontariato insieme alla nipote Romina
Innumerevole sono state le volte che Romina e suo marito Giovanni hanno condiviso con Carlo le uscite sul territorio con la casetta Telethon e le sue buone azioni resteranno nella mente e nel cuore di tutti coloro che lo hanno conosciuto e che hanno potuto apprezzare le sue doti umane. Lunedì 27 ottobre presso la chiesa San Giacomo è stato recitato il rosario in ricordo di Carlo mentre i funerali sono stati celebrati martedì 28 ottobre 2025, presso il tempio crematorio di Mappano. Carlo amava la vita attraverso le sue gioie e i suoi dolori, consapevole di quanto imprevedibile e affascinante come un film così come cantavano i suoi amati Nomadi: «…Ma che film la vita tutta una tirata storia infinita a ritmo serrato da stare senza fiato. E con i suoi amati Nomadi
Ma che film la vita tutta una sorpresa attore, spettatore tra gioia e dolore tra il buio ed il colore.
Grazie alle mani che mi hanno aiutato, a queste gambe che mi hanno portato, grazie alla voce che canta i miei pensieri, al cuore capace di nuovi desideri, grazie all’emozioni, a tutte le emozioni…».