il caso

«Non pagano l’affitto da anni, quattro famiglie verranno sfrattate»

Salvatore Sellaro è convinto che la politica debba agire anche in segno di rispetto di chi paga e ha difficoltà economiche

«Non pagano l’affitto da anni, quattro famiglie verranno sfrattate»

Case popolari. Affitti non pagati. Sfratti. Questo è stato il tema centrale del Consiglio comunale di Crescentino, quello che lunedì scorso ha visto il sindaco Vittorio Ferrero e il capogruppo di opposizione Salvatore Sellaro uniti con l’obiettivo di risolvere questa situazione incresciosa.

Case popolari, la commissione

Ferrero, infatti, ha aperto la seduta spiegando che nei giorni scorsi aveva inviato una comunicazione ai singoli consiglieri nella quale presentava la situazione degli alloggi popolari e invitando l’opposizione a sedere in un tavolo tecnico che verrà convocato nei prossimi giorni per affrontare il tema delle manutenzioni e quello delle morosità. Una scelta da condividere perché, nel rispetto dei ruoli istituzionali, per lui è corretto che tutti siano coinvolti.
Un invito che ha accolto pienamente Salvatore Sellaro che, come ha sottolineato, è sempre stato dalla parte degli emarginati, dei poveri e dei maledetti della terra.

«Non pagano l’affitto da anni»

Sellaro ha quindi preso la parola: «Ho ascoltato questa comunicazione con molto interesse, la politica si deve assumere le proprie responsabilità. Non possiamo voltarci dall’altra parte. Questa situazione di morosità viene da lontano, non è certo di questi ultimi anni. Io ho sempre amministrato nel rispetto del mio paese. Crescentino è il mio paese. È dove ho formato la mia famiglia, ho cresciuto i miei figli. E lo difenderò dai falsi e dai prepotenti e anche dai furbi.
Verranno sfrattate quattro famiglie perché non pagano l’affitto, ho parlato con alcuni di essi, ho detto loro che devono pagare e che non devono firmare un piano di rientro, versare qualche quota e poi sparire. Se decidono di approvare un piano di rientro, devono pagarlo tutto in rispetto di chi ogni giorno, con difficoltà, paga l’affitto e magari si nega qualche piacere. Chi non paga va sfrattato, non si può fermare questo procedimento».

«Quattro famiglie verranno sfrattate»

Il consigliere, a seduta conclusa, approfondisce la situazione che a lui sta a cuore, perché pochi mesi fa, proprio per tutelare chi vive negli alloggi popolari, ha fatto anche uno sciopero della fame: «La questione dei quattro alloggi comunali mi ha portato a ricevere diverse chiamate, e a tutti ho chiarito che devono pagare. Il vero dramma è che, per anni, non sono stati saldati gli affitti mensili. Eppure non si tratta di cifre esorbitanti, non parliamo di 500 o 600 euro di affitto come chi affitta gli alloggi privati. Parliamo di somme che arrivano sino ad un massimo di 200 euro al mese. Per di più, se una famiglia, marito e moglie, non supera gli 8 mila euro di reddito, paga al massimo 60 euro al mese. Il Comune di Crescentino, inoltre, può contare su un fondo di solidarietà della Regione. Grazie a questo, chi ha un reddito così basso paga l’affitto solo per due o tre mesi, perché gli altri sono coperti dal fondo».

«La responsabilità di questi affitti non pagati è gravissima: vuol dire che sono anni e anni che non pagano. – prosegue Sellaro – Vuol dire che ci hanno dormito sopra, e la responsabilità non ricade solo sul sindaco di oggi.

Ad esempio, c’è una famiglia che non paga assolutamente nulla da sette anni. Io mi chiedo: ma perché non si è intervenuti prima? Questa è un’eredità che Ferrero ha ricevuto, però».

«A fronte della comunicazione del procedimento, quattro alloggi sono stati liberati, ma i soldi che le persone che vi vivevano all’interno devono, saranno recuperati o saranno persi? Il Comune procederà con l’ingiunzione sulla busta paga? E se non ce l’hanno? Il Comune cosa farà? Io ho fatto una brutta figura con il mio sciopero della fame, perché, dopo che anche il Prefetto ha sollecitato i lavori ad Atc, siamo venuti a conoscenza di affitti arretrati per 140 mila euro, che adesso saranno di più visto che sono passati mesi. Lì, sono otto famiglie che non pagano.
A tutti quelli che hanno arretrati, anche solo di un paio di mesi, bisogna inviare lettere di sollecito; altrimenti, si procede con lo sfratto. La situazione è terribile, ed è figlia del menefreghismo della gente. Quello che sta accadendo non è rispettoso per chi paga regolarmente l’affitto, anche se si trova in difficoltà, chi magari aspetta i pacchi alimentari o è costretto a comprare al discount. Chi si alza al mattino alle 4 per andare a lavorare per pochi euro. Chi attende la fine del mercato per recuperare le cassette di legno per accendere la stufa e risparmiare sul riscaldamento. E intanto c’è chi va in vacanza, chi guida “macchinoni”, va al bar tutti i giorni… eppure non paga l’affitto. È giusto difendere gli emarginati, ma questi non sono emarginati; al massimo, ti prendono in giro e la politica deve prendersi le proprie responsabilità», conclude Sellaro.