La polemica

Ponte di Verrua: “Pericoloso, i sindaci facciano sentire la loro voce”

Giacometto: "I mezzi passano col rosso e quindi i rischi sono elevati. E’ necessario che qualcuno intervenga»

Ponte di Verrua: “Pericoloso, i sindaci facciano sentire la loro voce”

Il ponte di Verrua Savoia sta causando notevoli disagi alle persone che quotidianamente si trovano ad attraversarlo. Ma questo non è il solo problema poiché è evidente che esiste anche un problema legato alla sicurezza visto che non passa giorno senza che auto, bici e persino monopattini passino con il semaforo rosso.

Ponte di Verrua: “Pericoloso, i sindaci facciano sentire la loro voce”

Una situazione che col passare del tempo sta andando via via peggiorando, visto che i casi si sono moltiplicati nelle ultime settimane.
A tal proposito i consiglieri di opposizione di Brusasco del gruppo «Per Brusasco e Marcorengo, Anna Marolo sindaco», Anna Marolo, Carlo Giacometto e Daniele Testore hanno presentato una mozione al sindaco Giulio Bosso e ai componenti del Consiglio comunale che ha come oggetto: «Il Comune di Brusasco intervenga presso la Città Metropolitana di Torino per accelerare l’esecuzione dei lavori di manutenzione straordinaria e di realizzazione delle due piste ciclabili sul Ponte S.P. 107 sul fiume Po (Verrua Savoia – Crescentino) e per rispettare i tempi di consegna e collaudo previsti dal progetto n. 140/2020».

La mozione

«Il progetto esecutivo di tale intervento – proseguono – è stato approvato con Determinazione Dirigenziale n. 7000 del 04/11/2024 ed il quadro economico ammonta a un importo complessivo di 6.000.000 euro, finanziato con fondi statali nell’ambito del “Decreto Ponti. I lavori sul ponte di Verrua Savoia sulla SP 107 sono in ritardo di 5 mesi rispetto al cronoprogramma originale, essendo iniziati a giugno 2025 anziché a gennaio 2025.
Questo ritardo, combinato con la congestione del cantiere (senso unico alternato con tre semafori), sta causando gravi disagi, code e pericoli per la sicurezza pubblica sulla viabilità locale e intercomunale, essenziale per i collegamenti tra la Città Metropolitana di Torino (Comune di Verrua Savoia e Brusasco) e la Provincia di Vercelli (Crescentino e limitrofi).
S’intende impegnare il Sindaco e l’Amministrazione Comunale ad agire con urgenza, richiedendo alla Città Metropolitana di Torino e alla Prefettura di intervenire per: intervenire con massima urgenza presso la Città Metropolitana di Torino (Settore Viabilità e Lavori Pubblici e Vicesindaco Metropolitano con delega) e, per conoscenza, presso la Prefettura di Torino; esprimere a nome della comunità locale la forte preoccupazione per lo stato di avanzamento dei lavori e per i conseguenti disagi e rischi per la sicurezza dei cittadini; sollecitare la Città Metropolitana di Torino a effettuare un’immediata verifica dello stato di avanzamento dei lavori, del rispetto del cronoprogramma e della pianificazione del cantiere da parte dell’Impresa esecutrice; richiedere che venga data adeguata comunicazione pubblica sull’esito della verifica; richiedere un potenziamento delle misure di sicurezza e controllo sul cantiere, in particolare per quanto riguarda il rispetto della regolazione semaforica, onde prevenire incidenti dovuti al mancato rispetto del rosso».

Richieste misure correttive

Nel documento inoltre invitano il Comune ad avanzare la richiesta formale alla Città Metropolitana di Torino per l’adozione di misure correttive per garantire la massima accelerazione e produttività del cantiere, al fine di recuperare i 5 mesi di ritardo. E per adottare delle misure correttive che prevedano anche l’attivazione di turni di lavoro estesi e/o notturni e il rafforzamento delle squadre sul campo.
«Tutto questo ha come obiettivo quello di assicurare l’ultimazione degli interventi entro la scadenza contrattuale prevista (luglio 2026) e l’apertura definitiva a settembre 2026, mantenendo nel contempo il ponte sempre aperto in regime di senso unico alternato per non paralizzare ulteriormente il territorio», concludono.

L’intervento di Giacometto

Inoltre Giacometto sottolinea: «Pensavo che i Consigli comunali si esprimessero sulla questione perché questa situazione è impattante per gli abitanti che ogni giorno si trovano a dover passare sul ponte. Non è stata data alcuna comunicazione dei ritardi e della situazione dello stato attuale dei lavori. A settembre 2026 il ponte dovrà riaprire, ma ad oggi la vedo una situazione improbabile. Credo che i Consigli comunali abbiano una dignità e quindi ritengo che debbano far sentire la loro voce agli enti superiori e in questo caso a Città Metropolitana che è l’ente responsabile della realizzazione di questo progetto.
La situazione attuale legata al traffico e alla sicurezza non è sostenibile. I mezzi passano col rosso e quindi i rischi di incidenti sono elevati ed è necessario un intervento risolutivo per tutti. E’ necessario che qualcuno intervenga e ci metta la faccia perché tutto ciò non è sostenibile».