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Dopo la caduta ad Imola, Davide Conte comincia il recuperto

L’infortunio rimediato dal motociclista chivassese è stato parecchio importante

Dopo la caduta ad Imola, Davide Conte comincia il recuperto

Dopo la caduta a Imola dello scorso mese di settembre, è cominciata la fase di recupero per Davide Conte.

Conte e la sua caduta

L’infortunio rimediato dal motociclista chivassese è stato parecchio importante (rottura del crociato anteriore, dei collaterali e micro frattura al piatto tibiale), ma, con la consapevolezza di affrontare ogni step con il giusto tempo, Conte guarda già al futuro e sta provando a pianificare con il team quella che sarà la prossima stagione.
Intanto, un passaggio importante è stato rappresentato dall’operazione a cui si è sottoposto all’ospedale Gradenigo di Torino, lo scorso 24 ottobre.

Comincia il recupero

«La scorsa settimana – ci racconta lui stesso, ho già tolto i punti e siamo partiti con la riabilitazione che svolgo al JMedical. L’obiettivo è quello di essere in piedi il prima possibile, provando a tornare in sella, diciamo a metà febbraio del 2026. Questo è l’auspicio razionale che mi sono posto, ma ci sarebbe anche un’opportunità nel mese di gennaio, quando ci saranno dei test in Spagna. Voglio però fare le cose con calma, forzare per anticipare i tempi, prendendo, però, altri rischi, non porterebbe a nulla».
Questo periodo di recupero fisico dopo la caduta servirà a Davide Conte anche per fare le giuste valutazioni, assieme a l suo team ed ai suoi sponsor, sulle scelte da fare in vista della prossima stagione: «Di opportunità sul piatto ce ne sono – puntualizza il pilota chivassese. L’idea principale sarebbe di andare al mondiale, quindi fare il salto nella nuova categoria (la sportbike) che c’è verso il campionato della Superbike. Non ci sarà più la Supersport 300, la categoria dove io avevo già fatto una wild card al mondiale in Olanda, ad Assen, nel 2022, e al suo posto entra questa nuova, che c’era già in alcuni campionati nazionali quest’anno. Servirà un budget importante, ci stiamo lavorando, cercando di considerare però anche delle soluzioni alternative. Sempre nella stessa categoria, si potrebbe partecipare a qualche campionato nazionale, che potrebbe non essere necessariamente quello italiano. Sarebbe interessante confrontarsi in qualche competizione all’estero, cercando di fare esperienza e continuare il percorso di crescita. Ma prima devo recuperare pienamente la forma. In uno sport come il motociclismo le cadute e gli infortuni possono essere messi in conto, l’importante, tornare in sella al meglio, è affrontare la fase di riabilitazione con i giusti tempi».