La stazione degli orrori. Così è stata rinominata dai genitori di alcuni studenti di Torrazza Piemonte che frequentano quell’area poiché, per raggiungere scuole e università, utilizzano il treno.
La stazione degli orrori
Sono genitori arrabbiati ma non con il sindaco Massimo Rozzino, sanno bene che lui ha più volte sollecitato Rfi affinché effettuasse le manutenzioni del case. Una situazione che il primo cittadino ha segnalato e denunciato anche durante gli incontri avvenuti a Chivasso alla presenza di Rfi e del Prefetto. Più volte, infatti, ha chiesto interventi. Ma niente, sin dall’inizio del suo mandato nulla è cambiato. Anzi peggiora sempre di più nonostante il servizio ferroviario sia molto importante per questo territorio perchè di qui fermano i treni della linea Torino-Milano.
Tra vetri, bottiglie… e escrementi umani
Basta entrare in stazione per comprendere come non si possa chiedere un intervento importante di manutenzione. A parte il superamento delle barriere architettoniche, che comunque resta un tema importante perché chi ha una mobilità ridotta, non riesce praticamente ad usufruire del servizio, c’è tutta una serie di disagi non ammissibile.
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«La stazione probabilmente è usata come bivacco oppure di persone che non hanno rispetto per i luoghi pubblici e per le persone che le frequentano – denunciano queste famiglie – Noi chiediamo a Rfi un intervento perché non è certo il nostro Comune a dover effettuare gli interventi.
Non si può trattare stazione un posto dove la gente fa i propri escrementi nel sottopasso, dove si beve birra e si spaccano pure le bottiglie. Come lo sappiamo? Basta passare e vedere con i propri occhi o cocci di vetro e le bottiglie vuote. Le scritte suoi muri, per quanto siano offensive e fuori luogo, sono solo un aspetto negativo. Il problema è il resto come i fili della corrente a vista, lo sporco che regna, i pezzi di intonaco, gli zoccolini e poi ancora i pezzi di mura staccati che potrebbero anche provocare cadute. E poi com’è possibile che siano state staccate le indicazioni dei binari, i pannelli sono rimasti senza la parte superiore. Com’è possibile che Rfi di fronte a questo non faccia nulla? Siamo una stazione di periferia però paghiamo gli abbonamento cari per i nostri figli che non hanno nemmeno un luogo dove attendere il treno al coperto. Non diciamo al caldo, ma almeno un luogo chiuso, non esposto alle intemperie».
Insomma in genitori chiedono che Rfi intervenga.