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L’Irpef raddoppia… aumenta anche l’Imu

La Giunta Sandra ha deliberato proprio in questi giorni le nuove aliquote necessarie per mantenere l’equilibrio

L’Irpef raddoppia… aumenta anche l’Imu

A Livorno Ferraris la Giunta guidata da Franco Sandra ha approvato due importanti deliberazioni in materia fiscale destinate ad avere un impatto diretto sui cittadini a partire dal 2026. Si tratta di decisioni delicate, che andranno a incidere in modo significativo sui bilanci familiari.

L’Irpef raddoppia… aumenta anche l’Imu

La prima misura riguarda il raddoppio dell’aliquota dell’addizionale comunale IRPEF: dall’attuale 0,4%, in vigore dal 2007 senza variazioni, si passerà allo 0,8%. La scelta, illustrata dall’assessore al Bilancio Cristian Ferrarese nel corso della riunione della Giunta e come si legge nel testo di deliberazione, è motivata dalla necessità di garantire gli equilibri finanziari del Comune e la continuità nell’erogazione dei servizi pubblici. Con la nuova aliquota, l’ente prevede di incassare nel 2026 un gettito di circa 440 mila euro, cifra ritenuta indispensabile per coprire le esigenze di spesa.

Parallelamente, l’esecutivo ha approvato anche la revisione delle aliquote IMU, confermandone alcune e modificandone altre. Nel documento si legge che, «tenuto conto della necessità di garantire le risorse necessarie per la corretta gestione ed il mantenimento dei servizi erogati da questo ent il cui fabbisogno per la voce Imu è stimato in 1470000 euro e per la conservazione degli equilibri di bilancio, di aumentare le aliquote del tributo per l’anno 2026».

Restano invariate le aliquote applicate alle abitazioni principali appartenenti alle categorie A/1, A/8 e A/9, così come quelle relative ai fabbricati rurali strumentali. Per altre tipologie di immobili, invece, sono previsti aumenti: i fabbricati della categoria D (ad eccezione del D/10) passeranno all’1,06%, stessa aliquota prevista per terreni agricoli, aree edificabili e gli altri fabbricati.

Le delibere saranno ora trasmesse al Consiglio Comunale per la discussione e l’approvazione definitiva.

La critica della minoranza

Ma intanto, la minoranza consigliare, attraverso Federico Pizzamiglio, che da inizio mandato si occupa più da vicino dei temi legati al bilancio, sottolinea che questa era la situazione per la quale erano stati accusati di esser contro le associazione «ma non è così invece. Noi eravamo a conoscenza che una volta che le compensazioni Eon non sarebbe più state versate nelle casse del nostro Comune, il Comune avrebbe dovuto ridurre sia i contributi alle associazioni che trovare una soluzione alternativa a questi ingressi di denaro. E oggi ci troviamo a vivere quanto previsto solo qualche anno fa. Livorno era visto come il “Paese di Bengodi” ma oggi non è più così. Noi all’epoca già manifestavamo la nostra preoccupazione in tal senso. Eccoci, dal 2026 riduzione dei contributi, d’altronde l’ultima variazione di bilancio è andata ad intaccare le realtà sportive così come le convenzioni non sono più quinquennali ma hanno una durata di uno o due anni, e aumento nelle imposte ai cittadini».