«Voci di corridoio» è, nel suo cuore pulsante, un duo che rappresenta la punta di diamante di una struttura ampia ed organizzata.
Emozioni attraverso le canzoni nelle scuole
«Voci di corridoio è: non siamo una band, non siamo un’orchestra, non siamo un coro ma in realtà siamo tutto questo. Cambiamo forma ed interpreti a seconda di quanto ci viene chiesto e ogni musicista ha il suo ambito di appartenenza (chi per genere, chi per età, chi per attitudini personali). Uno dei componenti e fondatore è Riccardo da Ronco, esperto e maestro in musica che affianca il progetto dell’Associazione Piccole Impronte alla scuola primaria e secondaria di Torrazza» spiegano.
Il progetto
Di cosa parla il progetto? «Emozioni attraverso le canzoni – proseguono gli ideatori – Il progetto “Emozioni attraverso le canzoni” nasce sperimentalmente per mezzo di un incarico commissionato del reparto di neuropsichiatria dell’ospedale Regina Margherita di Torino: un programma di incontri rivolti ai ragazzi affetti da SLA. Tale progetto aveva come obiettivo principale quello di affrontare con loro, argomentazioni delicate, quali tradimento, guerra, paura della morte, supporto, cura, superamento del concetto di dogma, partendo dagli innumerevoli spunti offerti generosamente dai testi delle canzoni. I vari confronti, avvenuti in clima disteso seppur rispettoso e regolamentato, hanno prodotto discussioni e dibattiti inaspettatamente costruttivi e virtuosi. Le considerevoli differenze culturali e di pensiero dei vari partecipanti hanno portato generosamente alla luce la propria preziosità poichè i diversi punti di osservazione, sovente diametralmente opposti l’un l’altro, consentivano di alimentare tematiche difficilmente affrontate in spontaneità dai ragazzi».
Ecco perché é stato pensato di proporre questo progetto, con questo approccio, alla scuola primaria e secondaria di Torrazza, cioè per cercare di rendere consapevoli i ragazzi sulle emozioni e su temi scottanti che sovente non vengono vissuti come tali.
«Un po’ di introspezione e di educazione civica che in questa società ormai fondata su tecnologie avanzata ormai mancano» conclude la realtà.